Ospedale – Ancora una volta si nasconde la verità ai cariatesi. Il sindaco e soci ci fanno rivedere un film già visto e rivisto. Per carità smettetela di prenderci in giro e fate un passo indietro
Il destino dell’ospedale di Cariati è ormai segnato. Si aspetta la parola fine che potrebbe arrivare entro la fine del mese a meno che…. non si verifica un miracolo
Cariati - I nostri amministratori ancora una volta giocano la carta ospedale. Forse per far dimenticare tutti i problemi dell’estate appena finita, dimenticando volutamente che la vicenda ospedale è stata archiviata già ne settembre del 2010 e che forse sarebbe stato meglio una protesta continua e vibrante.
I nostri solerti amministratori invece di pensare ai problemi vivi e attuali, camminano su un binario hainoi, già morto come quello della questione Ospedale. Ad esempio ci sarebbe da risolvere la situazione economica (in questi giorni sono tanti i creditori che hanno bussato alla porta del sindaco per essere pagati) o ancora la problematica della “munnizza”, per non parlare della bonifica del territorio (vedi gli incendi delle discariche a cielo aperto sparse sul territorio) e della sostituzione dei cassonetti bruciati che sembrano residui di guerra.
Da non sottovalutare la grave situazione della trasparenza e della legalità che, per la vecchia e la nuova amministrazione, rappresenta solo un optional.
Amici lettori, vi sembra normale che nell’arco di un paio di mesi, gli attuali responsabili di Palazzo Venneri abbiano subito un atto intimidatorio e una tentata aggressione e non si siano minimamente preoccupati dell’accaduto?
Vi sembra normale che un assessore subisca una tentata aggressione e nessuno dal sindaco agli assessori, dal presidente del consiglio comunale ai consiglieri gli abbia espresso la solidarietà?
Mentre il sindaco, dopo il fattaccio dell’assessore, dal suo buen ritiro montano, esprime solidarietà, al sindaco di Umbriatico e non al suo assessore?
Ecco, allora, perché credere ancora ad un ritorno di fiamma per la questione ospedale quando la pratica ospedale è stata archiviata giusto un anno fa…quando a Cosenza, il sindaco, il consigliere provinciale di Cariati e il seguito, armati di fischietti insultarono al più non posso, il presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti.
Amici cariatesi, con quale coraggio, oggi, gli stessi amministratori di ieri, si riuniscono e ripropongono un copione già visto e rivisto?
Non sarebbe stato più opportuno lasciare l’iniziativa a nuovi soggetti pronti a dialogare non i rappresentanti regionali?
Oppure sindaco e assessore hanno dimenticato le parole del presidente Scopelliti nei loro confronti?
E’ giunta l’ora di fare un passo indietro, anche se con notevole ritardo.
Occorre un nuovo comitato formato da esponenti della società civile, da intellettuali, da persone fuori dalle beghe politiche con preciso scopo di incontrare Scopelliti per cercare una mediazione in zona Cesarini e recuperare il salvabile.
Invece il programma stabilito, dopo la riunione di ieri sera, prevede una occupazione simbolica dell’ospedale. Scusate, ci piacerebbe sapere di quale ospedale si vuole occupare se di ospedale, a Cariati, c’è rimasto solo il nome.
Altro atto sarebbero le dimissioni simboliche dei sindaci…altra riflessione: perché assistere a sceneggiate che non hanno senso quando sappiamo benissimo che nessuno dei sindaci rassegnerà mai le dimissioni?!?!
Ci piacerebbe sapere infine sapere quali iniziative ha intenzione di mettere in campo l’opposizione che ieri ha partecipato all’incontro, se vuole seguire il percorso amministrativo oppure vuole prendere nuove iniziative per la sopravvivenza dell’ospedale “V. Cosentino”, anche se, il suo destino, pare, sia già segnato: la chiusura.