Tributi, i cittadini aspettano e….sperano nel “buon governo” della nuova amministrazione
La nuova amministrazione manterrà l’impegno pubblico di smantellare la società che attualmente gestisce il servizio?
Cariati - Anche se i “famosi” cento giorni non sono trascorsi, siamo certi, che la nuova amministrazione terrà fede agli impegni assunti, in primis, il ritorno alla gestione diretta della riscossione ordinaria dei tributi comunali. Sarà un’impresa non facile perché la vecchia giunta comunale, all'epoca dei fatti, si è impegnata fortemente con la società cui è stato affidato il servizio.
Il sindaco appena eletto, spalleggiato da alcuni baldi neo assessori , siamo certi, saprà onorare l’impegno preso.
Come si ricorderà, il Comune di Cariati , ci riferiamo alla passata amministrazione, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, ha deciso di affidare all’esterno il servizio di accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi comunali ed entrate patrimoniali ( ICI , TARSU, utenze idriche, etc.).
L’operazione viene effettuata sic e sempliciter, senza alcuna valutazione od analisi in ordine ai reali benefici del Comune.
Benefici che, come era prevedibile, non sono mai arrivati.
La stessa amministrazione comunale che ha esternalizzato il servizio, riconoscendo il grave errore, ed in molte occasioni ha affermato testualmente :
“ Alla luce dell’esperienza, a nostro giudizio è bene che il Comune torni a gestire direttamente la riscossione ordinaria, lasciando all’esterno l’accertamento e la riscossione coattiva.”
Fatta questa breve e necessaria premessa , si può passare ad alcune considerazioni : quando si procede al trasferimento di un servizio ad altro soggetto, pubblico o privato, (c.d. “esternalizzazione”), una buona e corretta amministrazione, previa analisi delle ragioni di convenienza, mette in atto tutte quelle iniziative che devono in concreto realizzare i benefici che derivano al Comune e che hanno giustificato la detta esternalizzazione.
Ora non c’è dubbio che una prima iniziativa consiste nella rideterminazione della propria dotazione organica eliminando i posti relativi al personale già impegnato nel servizio trasferito a terzi, che quale soggetto subentrante deve prendersi in carico il personale del Comune già addetto al servizio ceduto all’esterno.
Questa possibilità peraltro trova giuridico fondamento nel disposto dell’art. 31 del decreto legislativo n 165/2001.
Diversamente, quale sarebbe il vantaggio del Comune? Gli eventuali maggiori introiti, pagati dai cittadini, spesso ingiustamente, vanno ad esclusivo beneficio del terzo assuntore del servizio.
Questo ragionamento può sembrare un abbaglio di mezza estate, ma così non è, sempre se vogliamo parlare di sana e buona amministrazione.
Altra considerazione, anzi, questi nuovi amministratori, dovrebbero essere onesti fino in fondo, dovrebbero dire ai cittadini tutta la verità fino in fondo:
1) Perché è stata affidata la riscossione alla “Sogefil” ?
2) E’ stato il frutto di un accordo politico altrimenti cadeva l’amministrazione?
3) Perché la nuova amministrazione si è dimenticata della promessa fatta ai cittadini?
Per concludere, c’è da notare che il Comune di Cariati non solo non ridetermina la propria pianta organica trasferendo al gestore esterno il personale comunale già addetto al servizio, ma addirittura aumenta la dotazione organica dell’ufficio tributi con l’assunzione di una unità lavorativa a tempo pieno il cui costo grava per intero sul bilancio comunale.
Si potrà essere d’accordo o meno col nostro ragionamento (abbaglio di mezza estate) ma ci troviamo certamente in presenza di una condotta che non rientra nei canoni del buon governo e della sana e corretta amministrazione.
Tanto alla fine a pagare è sempre il cittadino