ELEZIONI PROVINCIALI: NUMERI E PREVISIONI Pubblichiamo di seguito il numero degli elettori del collegio 7 di Cariati





Cariati - Distinti per località e per sesso che, rispetto alle amministrative del 2004, ha avuto un incremento di 476 unità.
Quell’anno gli aventi diritto al voto erano 19.040, ma solo 9.339, pari al 49,05%, si recarono alle urne.
COMUNE Maschi Femmine Totale
Campana 1164 1134 2298
Cariati 4746 4639 9385
Mandatoriccio 1584 1458 3042
Pietrapaola 743 755 1498
Scala Coeli 954 904 1858
Terravecchia 734 701 1435
COLLEGIO 9.925 9.591 19.516
Non si tratta di disaffezione, quanto piuttosto dell’altissimo numero di concittadini iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero): dati che fanno riflettere se si pensa, ad esempio, che a Cariati il numero degli elettori supera abbondantemente quello dei residenti effettivi
Presumibilmente anche il 6 e 7 giugno prossimi la percentuale dei votanti sarà assai vicina a quella di 5 anni fa.

SCENARI. Su 38 candidati, ben 20 sono cittadini del collegio 7 (9 di Cariati ed 11 del comprensorio): 8 sostengono il centro sinistra; 8 il centro destra; 3 l’Udc e 1 l’Mpa.
Significa che, in linea del tutto teorica e fatta la salva la previsione di affluenza alle urne, a ciascuno spetterebbero 478 consensi.
Ma la politica, si dice, è l’arte del possibile, così bisogna tener conto di una miriade di variabili indipendenti che faranno la differenza, a cominciare dal capoluogo di quello che una volta si chiamava mandamento: Cariati.
Piaccia o meno, è proprio qui che si giocherà la partita, perché è qui che sono concentrati i “pezzi da 90”.
Ora, rimanendo sempre sulle fallaci previsioni determinate dalle tornate elettorali precedenti, solo a Cariati dovrebbero votare almeno 4.600 cittadini e, sempre per la legge statistica, che ricorda tanto quella dei polli di Trilussa, a ciascuno dei 9 cariatesi spetterebbero 511 voti.
Ovviamente ciascun candidato cercherà di “rubare” consensi all’altro e, a questo punto, ci si può sbizzarrire con gli exit – poll della fantasia: non la nostra, ma quella propria degli aspiranti consiglieri provinciali.
CENTRO SINISTRA (Oliverio). Sono in 3 (il socialista Leonardo Trento; Fausto Sero, del Pd, e Rita Cosenza, per Italia dei valori). Gli otusider Trento e Sero, ciascuno per la sua parte, sperano di ottenere, complessivamente, nonostante il contrasto epocale tra i due, almeno 3.000 voti che, sommati alle aspettative della Cosenza assommerebbero ai due terzi dei voti complessivi.

CENTRO DESTRA (Gentile). A parte il desaparecido Giuseppe Donnici, assessore comunale e candidato per il Pdl, corrono pure Antonio De Nardo e Raffaele Bombino. I sondaggi di piazza e di bar, a tutti e tre, li danno sui 1.000 voti.

UDC (Occhiuto). Sono in due, Francesco Cosentino e Maria Boccia. Il primo gode di una buona base di partenza e di una formidabile propaganda “porta a porta”, la seconda è una candidatura “di servizio”. L’ottimismo della ragione concederebbe loro un capitale quantificabile in 7/800 voti.

MPA (Greco). Il giovane Nicola Filardo può contare su simpatie bipartisan, in parte dovute ad una fetta dei fuorisciti del Partito socialista. Dovrebbe sottrarre voti a destra ed a sinistra, ora che il “capo dei capi”, Lombardo, ha sbattuto le porte in faccia al Pdl. Navigherebbe tra i 4/500 consensi.

COLLEGIO. Nel resto del collegio ci sono candidati che otterranno voti pure a Cariati. Qualcuno calcola che tra i 4/500 consensi andranno altrove, senza contare le rimanti 18 liste alle auli, per protesta o per puro errore dovrebbero essere assegnati, a stare larghi, almeno 100 schede.

RIEPILOGO. La semplice somma dei dati “sognati” sfiora i 7.000 voti: che non ci sono.
E allora? I casi sono due: o rimarremo senza alcun rappresentante in provincia, oppure assisteremo ad uno “spostamento” massiccio su uno, al massimo due, aspiranti consiglieri. È il cerchio che si stringe o la nausea che aumenta.
Buon voto a tutti ed auguri ai candidati.


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