Pietrapaola, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato tre giovani per detenzione illegale di 300 grammi di sostanza stupefacente

Rossano - Nel pomeriggio di ieri 8 luglio 2011 i Carabinieri del Nucleo Operativo di Rossano hanno arrestato in flagranza di reato, tre giovani resisi responsabili di detenzione illegale di circa trecento grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Gli arrestati sono R.D. 24/enne di Molfetta (BA), M.L. 26/enne di Bisceglie e R.A. 34/enne, già noto ai Carabinieri, di Sala Consilina (SA).

Nel corso di uno specifico e consueto servizio predisposto e attuato dai militari dell’Aliquota Operativa in abiti civili e con autovetture di copertura, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati concernenti il traffico delle sostanze stupefacenti, lungo la SS 106 Ionica, in territorio di Pietrapaola, veniva localizzata una autovettura sospetta, modello Golf Volkswagen, con a bordo tre giovani. I militari dell’Arma, dopo aver intimato l’alt agli occupanti dell’auto, i quali accennavano un tentativo di fuga per sottrarsi al controllo, venivano prontamente bloccati. Nel corso di un’accurata perquisizione personale e veicolare veniva rinvenuto un grosso involucro contenente circa trecento grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana (pari a quasi quattrocento dosi). La perquisizione permetteva di rinvenire anche una soma in danaro contante paria a 5.000,00 € in banconote di vario taglio.

La sostanza stupefacente, il danaro e l’autovettura venivano sottoposti a sequestro penale e i tre giovani venivano subito tratti in arresto.

Al termine delle operazioni e dopo le formalità di rito, come da disposizione della Dottoressa Simona Rizzo, pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Rossano, gli arrestati venivano tradotti presso la locale casa di reclusione, ove rimangono a disposizione dell’A.G. in attesa del processo per direttissima che si terrà lunedì mattina presso il locale Palazzo di Giustizia.

Il Nucleo Operativo continua l’attività investigativa al riguardo, finalizzata soprattutto a individuare e localizzare il canale di rifornimento dello stupefacente rinvenuto agli arrestati.