Cinque arresti da parte dei carabinieri tra Longobucco e Mirto Crosia con accuse di appropriazione indebita e per tentato omicidio
Con l’inizio della stagione estiva si è ulteriormente intensificata l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Rossano. Nel corso dei predisposti servizi di prevenzione e repressione di reati contro la persona ed il patrimonio, nei giorni del 4 e 5 luglio u.s., sono state tratte in arresto 5 persone.
In particolare nella mattinata del 4 luglio i Carabinieri della Stazione CC di Longobucco (CS), al termine di attività di indagine traevano in arresto, nella flagranza di reato, per appropriazione indebita T/P 40/enne, T/D 28/enne e P/C 23/enne, tutti di nazionalità rumena, i quali si erano impossessati di due motoseghe di proprietà di un loro connazionale C/S 29/enne domiciliato in Longobucco. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità giudiziaria gli arrestati sono stati rimessi in libertà ai sensi dell’Art. 121 Disposizioni Attuative CPP.
Nella stessa serata i Carabinieri della Stazione CC di Mirto Crosia (CS), hanno tratto in arresto in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catanzaro, C/D 50/enne di Mirto Crosia, perché responsabile di tentato omicidio in concorso e danneggiamento nei confronti della ex consorte e del convivente della stessa. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso il nuovo complesso penitenziario di Rossano, a disposizione dell’A.G. mandante.
Nel corso della nottata odierna, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e gli Agenti del Commissariato di P.S. hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, per furto aggravato in abitazione, P/G 34/enne di Rossano il quale veniva sorpreso subito dopo aver perpetrato un furto in abitazione; la refurtiva, tutta recuperata, veniva restituita agli avente diritto. Dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Rossano, l’arrestato è stato associato presso la locale di casa di reclusione