La frazione “Tramonti” di Cariati riporta in processione la statua della madonna di Lourdes e i fedeli in festa sono pronti a dare il massimo per costruire una nuova Chiesa.





Cariati – Nicola Sero - La festa della Madonna di Lourdes, conosciuta dai Cariatesi, anche, come festa della Madonnina di Tramonti, è tornata in processione per le vie della parrocchia grazie a Don Mosè e al fattivo contributo dei fedeli e del comitato festa. L’immagine della madonna, partita dalla Chiesa “Cristo Re” e portata a spalla a turno dai fedeli, ha percorso via Stabilimento per poi proseguire lungo la strada che porta a Tramonti, frazione storica della cittadina ionica. Una folla di devoti commossi, ma nello stesso tempo pieni di gioia e di speranza, ha seguito la processione guidata tra canti e preghiere dal Parroco don Mosè. La Festa della Madonnina di Lourdes è una festa di sentimenti e non di eventi spettacolari, è la gioia di ritrovarsi, di stare insieme, di relazionarsi, di pregare e tra un saluto e l’altro rendere omaggio alla Sacra immagine della Madonnina. Nella piccola chiesa di Tramonti, i fedeli hanno partecipato alla santa Messa rimanendo, in molti nello spazio antistante, sulla stradina, perché non c’era posto all’interno per tutti. In effetti è quanto mai opportuno offrire ai fedeli, della frazione più antica di Cariati una Chiesa più grande se si considera il notevole incremento demografico, di questi ultimi anni, nella zona sud della Città, soprattutto nel periodo estivo quando Cariati diventa una città con oltre 40 mila presenze.. Le possibilità ci sono tutte e la buona volontà dei fedeli non manca. Nella frazione esiste già un’area idonea destinata alla costruzione della Chiesa e gli architetti Campana e Caricato Di Rossano hanno redatto, gratuitamente, un pregevole progetto. Si tratta ora di trovare i finanziamenti e di “adoperarsi tutti per raggiungere un sogno – come ha sostenuto Franco Iacovino, neo-presidente del Comitato”. Costruire una Chiesa, comporta ovviamente un notevole sforzo economico, ma questo non condiziona la determinazione dei Tramontesi e della Città di Cariati, fortemente motivati a realizzare la speranza dei padri e di quanti hanno aspettato con ansia questo momento. “La casa terrena di nostro Signore – hanno sostenuto i membri del Comitato - ci aiuta a diventare una vera comunità di persone, che desiderano crescere insieme nella propria esperienza di fede. Sappiamo tutti, infatti, quanta dispersione esiste nella nostra società, quante divisioni”. “Vorrei cercare di far comprendere a tutti voi - ha detto don Mosè tra gli applausi dei presenti - che qui non si tratta semplicemente di costruire un edificio di mattoni, non servirebbe a nulla da solo. Dobbiamo crescere come "Chiesa viva", come ci ricorda l'Apostolo Pietro: - Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Uno dei principali Insegnamenti del Concilio Vaticano II è la "Chiesa intesa come "comunità" o "comunione". In una "Chiesa di comunione ciascun individuo battezzato e membro della Chiesa" è partecipe di questo grande mistero. Ciascun battezzato – ha proseguito don Mosè - è infuso di Spirito Santo e unito a Cristo che lo conduce al Padre. Insieme siamo chiamati a costruire una Chiesa di comunione. Stare seduti in poltrona a guardare e giudicare rimanendo nascosti non sono scelte per i Cristiani. Se vogliamo attuare una "Chiesa di comunione", tutti dobbiamo operare sinergicamente. Non è difficile capire, allora, che ognuno è chiamato a fare la propria parte, nella misura delle proprie possibilità. Come vostro Parroco, vi dico subito, che il progetto è molto ambizioso, ma sono certo che, tutti insieme, riusciremo a trovare la giusta strada per dare, alla nostra storica frazione, la Chiesa che da anni stiamo aspettando. Ringrazio, infine, tutti coloro che lavoreranno per la realizzazione di questo meraviglioso progetto e chiedo la benedizione del Signore per tutti noi e per la nostra nuova chiesa."

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