Ospedale: ci risiamo il “Cosentino” perde ulteriori posti. Siamo alla vigilia del definitivo tramonto?


I cittadini sono all’oscuro di tutto nessuno si è preoccupato di informarli. Peccato che le prossime consultazioni elettorali sono lontane altrimenti………



CARIATI – Ogni tanto, almeno una volta l’anno, ci si ricorda dell’ospedale “Vittorio Cosentino”, come quei cari prematuramente dipartiti ai quali si rivolge un pensiero, per espiare sensi di colpa mai sopiti e, forse, al fine di autocertificare di esistere o, meglio, di essere vigili dinanzi ai problemi della collettività.
E dunque, sull’onda della nuova, prorompente posizione dei sindaci dell’Alto Jonio che hanno riproposto la questione del presidio di Trebisacce, i politici di casa nostra, giusto per non perdere, come si dice, la “faccia”, mettono le mani avanti e riparlano di sanità pubblica. o di quello che di essa rimane.
Sicché “arieccolo” il sindaco Filippo Giovanni Sero, lo scorso anno protagonista assoluto di una dura protesta popolare, che pontifica: “Serve riavviare un serio confronto istituzionale. Un territorio vasto come il Basso Jonio necessita di un'offerta sanitaria adeguata. Purtroppo oggi non è così e i disagi aumenteranno in vista della stagione estiva, con il prevedibile incremento delle presenze”.
Come se la “stagione estiva” fosse un evento improvviso tale da richiedere l’intervento della protezione civile.
I fatti: sembra che, per il “Cosentino” arrivano nuove stangatei.
Infatti, è stato deciso, di accorpare la medicina, la cardiologia e la gereatria, con una perdita di almeno quattro posti letto.
Quindi, vengono cancellati in un sol colpo i posti una volta del reparto della cadiologia (fusa con la medicina) e quelli della gereatria, anch’essi fusi con la medicina.
Questa insalata porta alla perdita, per il momento, di quattro posti. Che sia il preludio o l’anteprima della chiusura dell’ospedale?
Il neo sindaco, buon Sero, con una azione energica,si affretta, comunica una nota ufficiale del comune, a richiedere “un incontro urgente al commissario straordinario dell'Azienda provinciale di Cosenza per condividere con la stesso l'allarme comprensibile e legittimo diffuso nella popolazione”-Popolazione che è disinformata, non conosce il problema perché nessuno, prima di questa nota, ha pensato di rendere pubblica. Forse,anzi siamo certi che il sindaco della passata gestione amministrativa avrebbe fatto un altro sciopero della fame. Saprà il nuovo sindaco essere all’altezza della situazione?
Ma il “nuovo” sindaco, archiviata la sbornia elettorale che lo ha riconfermato alla poltrona più ambita di Palazzo Venneri, non demorde: “Non possiamo accettare che si riduca ulteriormente il numero di posti letto ospedalieri, già oggi insufficienti, ancor prima dell’approvazione del piano di rientro sanitario. Le ultime notizie, che in proposito ci giungono dal nosocomio sono preoccupanti e destano un grande allarme nella comunità. È necessario, dunque, riavviare un confronto istituzionale serio, pacato ed equilibrato. La preoccupazione diventa ancora più grave e fondata in vista dell'imminente stagione turistica, quando gli accessi al Pronto Soccorso di Cariati aumenteranno in maniera esponenziale”.
Chiudere la stalla quando i buoi sono tutti scappati è esercizio sterile: ne sanno qualcosa medici, infermieri e dirigenti del “Cosentino”, ma lui, il sindaco, non demorde e, sarà colpa della temperature in aumento, fustiga ed avverte il commissario straordinario dell’Asp: “Tenga egli nella dovuta considerazione il grido di allarme delle nostre comunità e si attesti su scelte, anche contingenti, che garantiscano la piena funzionalità di in una struttura indispensabile per la tutela della salute dei cittadini di un così vasto territorio”.
Fa caldo, e conviene, a chi ancora non ci ha pensato, un bel tuffo nel nostro splendido mare. Rinfresca.




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