Riceviamo e pubblichiamo – Centro storico abbandonato? Ghe pensi mi……




Da Modena ci scrive un nostro concittadino, Rocco Torrione, il quale esprime la sua opinione sulla stato di degrado del Centro storico.
Gentile redazione,
Vi seguo da anni e vi ringrazio di cuore perché ho il “polso” della nostra Cariati tutti i giorni: è come essere ancora giù.
Da quando sono partito ritorno un paio di volte all’anno nella nostra bella terra, ma per me, che sono nato nel centro storico, è sempre un dolore vedere come hanno ridotto il paese antico. Sporco, privo di servizi, spento, senza un serio piano di sviluppo, che se avessero qui un gioiello simile l’avrebbero sfruttato come si deve. Io penso che ci vuole rispetto per la storia e per il passato che magari non è glorioso ma è sempre la nostra memoria. Il centro storico è vivo solo pochi giorni in estate, per il resto dell’anno è abbandonato a se stesso e questo è vergognoso.
Vi ringrazio per l’ospitalità e scusatemi lo sfogo.
Caro signor Torrione, la ringraziamo per l’affetto col quale ci segue: noi ce la mettiamo tutta per far sentire a casa propria le migliaia di concittadini sparsi in tutto il mondo.
Lei tocca un tasto dolente, ma il problema del centro storico è di difficile risoluzione, e tuttavia vogliamo spezzare una lancia a favore del nuovo sindaco.
Le condizioni miserevoli del borgo antico, mai affrontate seriamente, non sono assolutamente riconducibili agli attuali amministratori, ma portano la firma del vecchio esecutivo e del primo cittadino che ha governato fino al 16 maggio scorso.
Si figuri che la vecchia maggioranza aveva persino delegato un consigliere alla “problematica” del centro storico: una misura di facciata, giacché il nobile borgo continua a languire nell’indifferenza più assoluta.
Erbacce sulle mura che grondano storia; balconi che appiano all’improvviso, nel giro di una notte; cumuli di spazzatura ad ogni angolo sotto le mura; illuminazione insufficiente; nessuna iniziativa per rivitalizzare un tessuto sociale ridotto ai minimi termini; orrendi apparati tecnologici che deturpano l’impianto architettonico e tante altre preoccupazioni grandi e piccole.
Insomma, negli ultimi cinque anni abbiamo assistito ad una noncuranza istituzionale incredibile: l’ex sindaco e la sua giunta, che della “identità” avevano fatto una bandiera, in realtà hanno solo sfruttato uno dei “borghi più belli d’Italia” a proprio uso e consumo, vendendo il solito fumo.
Ora, col nuovo sindaco, se le sue parole non sono solo proclami, le cose, ne siamo certi, cambieranno, anche se egli dovrà accollarsi un gravoso fardello avuto in lascito dal suo predecessore Attila, il devastatore.
Abbia fede, signor Torrione, e vedrà che l’attuale sindaco, assieme alla sua squadra, nuova di zecca, col tempo riuscirà a restituire al centro storico la dignità che merita ed abbandonerà i metodi distruttivi che erano propri dei signori amministratori del recente passato.
Indubbiamente si tratterà di un lavoro immane, anche perché le casse sono state prosciugate dai signori che c’erano prima, ma il nostro neo sindaco, lontano anni luce dai sistemi gestionali adottati nel quinquennio 2006/2011, saprà impegnare tutte le sue energie per ridare nuova linfa all’amata Cariati e, soprattutto, per farci dimenticare i protagonisti degli anni bui appena trascorsi.
Ci segua sempre ed a presto rivederci.

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