Amministrative 2011 - Le "bufalate" del sindaco in scadenza elettorale contestate da Mario Sero, candidato a sindaco per la lista "Cariati nel Cuore"
CARIATI –- La fantasia del sindaco uscente, in questo periodo elettorale, supera ogni previsione e varca i confini di ogni logica.
Questo sindaco, ormai giunto al capolinea, in cinque anni di amministrazione ha raccontato, ai cariatesi, un cumolo di "fesserie", tantissime bugie, prese in giro e mortificazioni a più non posso, insomma, i cariatesi, alla fine si sono trovato un soggetto politico che non ha lesinato occasioni per bugerarli con promesse mai mantenute e nascondendo le verità amministrative fino a portare il comune sul baratro del fallimento economico.
Oggi si ripresenta, con una bella faccia fresca e snocciola una serie di opere da realizzare.
Viene in mente la campagna elettorale del 1983, quando l'allora Democrazia Cristiana, in quella campagna elettorale, elencò una serie di opere che avrebbe realizzato (ex nuove) per circa dieci miliardi di vecchie lire con finanziamenti solo sulla carta. Oggi,dopo 28 anni, il sindaco uscente si vanta che nel suo nuovo progetto ci sono opere per diversi milioni di euro eccole:
“Ulteriore ripascimento del litorale. Realizzazione del nuovo bivio di congiunzione all’ex statale 108. Messa in sicurezza della zona franosa di via Pavese. Creazione di un centro di raccolta. Nuova ristrutturazione dell’asilo nido di via Berlinguer. 18 nuovi appartamenti di edilizia popolare. Una strada di collegamento con il sottopasso ferroviario tra la SS 106 e contrada S. Pietro, e messa in sicurezza dei tratti comunali della statale. Nuovo piano di riqualificazione urbanistica della marina e delle contrade. Rifacimento dello Stadio del lungomare. Piano di interventi su rete viaria urbana e rurale, fognante e diverse opere di urbanizzazione”.
Il sindaco in scadenza,nell'elencare il suo "rosario" di opere, ha dimenticato di far presente che, ieri, all'Assessorato regionale del LL.PP. c'era un "amico politico" , oggi a capo della Regione Calabria c'è quel presidente ingiuriato e contestato proprio dal sindaco uscente e dai suoi amici.
All'elenco snocciolato dal sindaco in scadenza, replica immediatamente Mario Sero, candidato a sindaco dell’Unione civica “Cariati nel cuore” e capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale:
“Bufale”, “Ancora una volta il primo cittadino in scadenza di mandato trova la forza di vendere fumo ai cittadini che ha gabbato per 5 lunghi anni e, oltre alla chimere promesse, fa un lungo elenco di opere che esistono solo nella sua fantasia:
La bretella dell’ex statale 108 ter, la strada che conduce a Terravecchia, “rimarrà solo sulla carta, come la famosa “via di fuga”, costata 250 mila Euro, già pronta e addirittura chiusa da un cancello con tanto di lucchetto; per la messa in sicurezza di Via Pavese invitiamo gli amministratori, distratti da altre faccende, a chiedere ai residenti di quel quartiere; sull’asilo nido è meglio stendere un velo pietoso: il sindaco dovrebbe spiegare che fine hanno fatto i 50 mila Euro che il nostro comune ha gestito per conto anche delle municipalità del comprensorio e come mai il bando per la presentazione del progetto mirato è stato pubblicato il 22 aprile, cioè 5 giorni prima della scadenza (27 aprile)”.
Altro che cantiere a “cielo aperto”, chiosa Mario Sero: “Di aperto ci sono soltanto le elucubrazioni degli amici di merenda che approfittano finanche delle ottime intenzioni di un nostro concittadino il quale, da due anni, continua a manifestare l’intenzione di “donare” alla collettività una struttura sportiva degna di questo nome. Ebbene, egli non ha mai ricevuto alcuna risposta prima di oggi. È evidente la speculazione elettorale che cela anche altre “strane” richieste”.
Così come appare strana, sempre per stare in tema di sport, la questione dello stadio del Varco: “Ultimato nel 2008 (424 mila Euro alla nota ditta di famiglia) a cura della Provincia di Cosenza, e mai consegnato alla collettività, è stato fatto oggetto di atti vandalici da pregiudicarne la funzionalità. Solo adesso, dopo le vane battaglie condotte, sempre senza risposte, viene tirato fuori dal cilindro”.
Invito: “Sindaco, si vergogni”.