Amministrative 2011 - La sana satira del ponte-online - "Le elezioni comunali nella Cariati dell'altra dimensione"


Ogni riferimento a fatti, circostanze o persone è puramente casuale



Cariati - Noi vediamo con gli occhi del corpo soltanto una parte assai piccola della realtà.
Ne consegue che esistono mondi, dimensioni invisibili o, come dicono i teorici del fantastico, paralleli.
Sognatori come siamo, abbiamo sempre creduto all’esistenza di un universo alternativo abitato da nostri cloni, ovviamente uguali in tutto e per tutto agli abitanti del pianeta terra, ma più bizzarri, gaudenti, bricconcelli, pacifici e, in una parola, più felici. Insomma, vivono al contrario, come quando ci si mette dinanzi ad uno specchio e vediamo la nostra immagine alla rovescia, sicché la mano destra è sinistra e la sinistra è destra.
In qualche posto dello spazio siderale, nella CARIATI parallela (la città della MORTADELLA), il 15 e 16 maggio 2011 del nostro tempo, gli elettori si recheranno alle urne per il rinnovo del consiglio cosmico comunale.
Nell’altra CARIATI, si presentano, proprio come da noi, TRE liste: FAI FRIGGERE CARIATI, MANGIAMO CARIATI INSIEME e CARIATI NEL DOLORE.
A differenza dei nostri barbari usi e costumi, i fratelli paralleli non hanno guerreggiato per comporre le alleanze, anzi.
Si sono ritrovati una sera di primavera tutti assieme in una Piazza intitolata a tal Friozzi e divisi in tre gruppi: c’era chi friggeva “pipi e patate”; chi s’ingozzava e chi, preso da strazianti coliche, pativa indicibile dolore.
Un segno divino, perché chi friggeva ancora frigge; chi s’ingozzava continua ad ingozzarsi e chi era preda di devastanti coliche si contorce per gli spasmi.
Ed ecco belle che strette le alleanze, senza colpo ferire. Altro mondo, altra cultura, altra civiltà.
Nel dettaglio, FAI FRIGGERE CARIATI, sostiene la candidata a sindaco Ape Maya; MANGIAMO CARIATI INSIEME ripresenta l’uscente Mastro Lindo e CARIATI NEL DOLORE sorregge l’orsetto Yoghi.
Alla riconferma di Mastro Lindo (MANGIAMO CARIATI INSIEME) si è addivenuti con estrema serenità, poiché tutti hanno riconosciuto che la sua grandezza politica sta nella capacità di anticipare: lui dice le cose almeno due anni prima che i fatti le smentiscano.
Mastro Lindo ha elencato tutte le meravigliose opere che non ha realizzato per tutelare il benessere psichico della collettività.
E sono talmente tante che ancora non si capisce cosa abbia la gente contro Mastro Lindo: non ha fatto niente. L’età media dei candidati è di 2 anni e mezzo.
L’orsetto Yoghi (CARIATI NEL DOLORE) negli ultimi cinque anni si è distinto per la sua implacabile azione di oppositore, e difatti ha approvato tutte le scelte dell’esecutivo cosmico.
Può contare su una generale, positiva considerazione: è uno che si è fatto da solo, nonostante i patimenti sofferti fin da bambino.
Si racconta che era così povero, ma così povero che non poteva permettersi neanche i film porno. Così tutti i giorni andava alla stazione a vedere i partenti che si baciavano.
Ma era anche talmente distratto che marinava la scuola pure di domenica. Comunque è un grand’uomo, pardon, orsetto. Età media dei candidati: 2 anni e otto mesi.
E veniamo all’Ape Maia (FAI FRIGGERE CARIATI): non ha promesso nulla d’eccezionale, ma è certo che il fritto sarà di prima qualità e che la macchina amministrativa sarà oliata alla perfezione. D’altronde, la materia prima non le manca.
Ed ancora, se sarà eletta, farà cose semplici, come far passare l’equatore da Cariati; invitare i sultani per le vacanze; costruire un grande allevamento di storioni per commercializzare il caviale ed utilizzare i rifiuti ereditati da Mastro Lindo per chiudere definitivamente il buco dell’ozono. Età media degli aspiranti consiglieri: 3 anni e quindici giorni.
Ah, le donne! Però, comunque vada, CATÀVUR e le sue tarantelle ci mancheranno.
Ecco, col pianto nel cuore, l’ultima:
CHE LA FESTA CONTINUI
Su ragazzi, fate festa:
Io quest’anno non sono in lista.
Torno alle mie care passioni:
La chitarra e le canzoni.
Per cinque anni è stata dura
Lavorar per la cultura.
Ho faticato come un mulo
E ve l’ho sempre messo in c…


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