La sana satira del ponte-online - Il Principe e il Valvassore
Ogni riferimento a fatti, circostanze o persone è puramente casuale
Che Cariati fosse un borgo medievale lo sapevano quasi tutti i suoi abitanti! Che la medievalità si mostrasse ancora oggi ai nostri occhi, oltre che attraverso la maestosa cinta muraria, anche nei comportamenti e nei costumi della gente, non tutti ne erano sicuri! E’ vero che non esistono più castelli, maghi merlini, cavalieri coraggiosi e principesse da salvare, ma abbiamo ancora un PRINCIPE e, stando alle ultime notizie, tra un po’ avremo anche un VALVASSORE (ribelle).
Narra la moderna leggenda che il principe cariatese, durante il suo lungo principato, aveva abolito sostanzialmente il feudalesimo, instaurando una monarchia assoluta, dove un consiglio di probiviri, rappresentante il popolo, dava ancora una parvenza di costituzionalità. Il principe aveva comunque il potere dell'”ultima parola” (o forse la prima parola) e confidava nel sostegno di tanti faccendieri che secoli fa sarebbero stati di buon diritto i suoi vassalli, valvassori e valvassini. Naturalmente anche a Cariati, ancora oggi, è presente la casta dei SERVI DELLA GLEBA, che forse qualche secolo fa avevano anche più forza d'animo e sicuramente erano meno creduloni.
Un giorno, il VALVASSORE più fidato, scudiero e primo consigliere in mille battaglie, osò sfidare il potere del suo PRINCIPE, elevandosi a principe lui stesso. Un affronto, per il codice d'onore del feudalesimo: anche il valvassore reclamava un posto al sole!
“E chi l'ha detto che nelle famiglie reali esistono rami diretti e rami cadetti? Non stiamo certo parlando di botanica! ” - pare abbia esclamato il VALVASSORE di fronte al suo PRINCIPE, stizzito dall'enorme ambizione del suo ex subalterno.
I libri di storia datano l'abolizione del feudalesimo al 1806, in seguito all'avvento di Napoleone Bonaparte. Sappiamo però che i libri non potranno mai narrare a fondo le vicende di ogni singolo Comune. Che il 2011 segni la fine del feudalesimo a Cariati con due secoli di ritardo? Ai posteri l'ardua sentenza (ed ecco che il riferimento a Napoleone aveva un senso ben preciso)!