Amministrative 2011 – Acque agitate nella sezione Pdl. Raffaele Meles (direttivo), restituisce la tessera insieme ad altri iscritti e si costituiscono in un gruppo autonomo


Alla base gli atteggiamenti “scomposti” del coordinatore vicario della sezione.



CARIATI - Mentre ancora è tutto nel vago, a meno di non dar retta alle “voci” che si susseguono a ritmo vertiginoso, la novità, certificata, del fine settimana appena trascorso è tutta targata Pdl.
A casa dei ragazzi di Berlusconi, che ancora non sono accasati con nessun gruppo in “costruzione”, ci sono problemi che potremmo annoverare in una sorta di ammutinamento interno.
Un componente autorevole del direttivo, Raffaele Meles, ed ad altri iscritti e simpatizzanti, hanno deciso di abbandonare il partito.
“La mia scelta – spiega il Meles nella lettera inviata al coordinatore Pdl - non si limiterà alla semplice rinuncia a dirigente del partito, ma sarà molto più radicale e netta, in quanto intendo rinunciare anche alla partecipazione attiva al Pdl”.
Radicale e perentorio: “In effetti, la mia tessera sarà consegnata presso la segreteria del partito e conseguentemente, per il tesseramento 2011, non intendo rinnovarla. Il Pdl non potrà contare sul mio appoggio politico alle elezioni comunali, né tantomeno su quello delle persone che con me, lasciano”.
Meles e la nutrita pattuglia dei dimissionari condannano “fermamente determinati atteggiamenti poco qualificanti i quali hanno determinato una scelta dolorosa derivante da una serie di episodi caratterizzati da calunnie e minacce che ci hanno profondamente offesi e che hanno rischiato di minare la nostra credibilità e onestà”.
I dardi al vetriolo sono indirizzati al coordinatore vicario, “un soggetto che politicamente ha poco peso ed è socialmente poco considerato. Eppure, travolto da delirio di onnipotenza, egli si atteggia a “sapientone della politica”, in grado di dire ciò che si deve o non si deve fare. Insomma, crede di essere Dio in carne ed ossa; crede di essere il migliore, mentre tutti gli altri o sono inutili, oppure non servono a niente”.
In soldoni, considerata la delicata fase preelettorale, destinata, comunque, a produrre “macerie”, anche intestine, la clamorosa spaccatura dei “Beluscones” metterà a soqquadro i fragili equilibri sin qui ritrovati, se è vero che i rivoltosi hanno intenzione di creare un gruppo a se stante.
Infine, i ribelli rivolgono un elogio al coordinatore del Pdl, Giampasquale Imperiale, ed a tutto il direttivo, composto “sapientone escluso, da persone meravigliose, oneste e serie: “A loro – conclude Meles - va la mia stima e la mia ammirazione. A loro, che con impegno e passione lavorano per il partito e portano avanti un progetto di crescita e di “innovazione culturale” della futura classe politica, consiglio vivamente di emarginare determinati soggetti che tanto nuocciono al Pdl”.





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