La Cassa Deposito e Prestito ha rifiutato il mutuo di 400 mila euro al Comune di Cariati
Dovevano servire per la riparazione delle strade interne e quelle interpoderali
Cariati - Pochi giorni addietro, l’amministrazione comunale, che vive alla giornata senza un euro in cassa, dopo la denunzia pubblica del nostro giornale, sullo stato delle strade cittadine piene di buche pericolose, ha avuto uno scatto “d’orgoglio” ed ha provveduto riparando alcune buche con cemento e qualche altra con catrame. Aveva annunziato di aver avviato nel mese di novembre “l’iter burocratico per accedere a due mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, samma pari a 400 mila euro, per la sistemazione e manutenzione della viabilità cittadina il primo e per la sistemazione delle strade interpoderali.
Ebbene, cosa è successo? La Cassa Depositi e Prestiti ha rifiutato il mutuo, a dimostrazione che quanto affermato in due comunicati a firma Mario SEro (PD) e Antonio Arcuri (lista per Cairati), sul patto di stabilità era tutto vero.
Ma i nostri “amati” amministratori incuranti della situazione finanziaria continuano a raccontarci bugie su bugie ed oggi scopriamo il primo di alcuni altarini che mettono a nudo il volto degli amministratori.
Intanto abbiamo ricevuto un comunicato stampa da parte del gruppo dei consiglieri comunali aderenti al movimento civico “Deve Vincere Cariati”, nel quale si stigmatizza la crisi economica che attanaglia l’amministrazione comunale.
Di seguito riportiamo l’intero comunicato:
"Come si diceva una volta, tanto tuonò che piovve.
Abbiamo appreso da fonte certa, e ce ne duole davvero, che la Cassa Depositi e Prestiti ha RIFIUTATO al nostro Comune un cospicuo finanziamento che l’esecutivo di F. G. Sero aveva tentato di accendere onde procedere ai lavori programmati di ripristino della viabilità ordinaria nella zona Marina.
Ora, la bocciatura, che non ha precedenti nella storia amministrativa cariatese, certifica, purtroppo, quello che noi, come gruppo consiliare, stiamo dicendo da tempo: e cioè che l’allegra gestione delle finanze pubbliche ha letteralmente affossato il FUTURO della nostra comunità.
Abbiamo sempre offerto la nostra collaborazione, e per tutta risposta, oltre alla consueta, facile ironia, siamo stati trattati come alieni, incapaci di valutare una situazione che ora è al collasso.
Il gran rifiuto della Cassa è stato determinato dal NON RISPETTO del patto di stabilità e dall’incapacità di completamento di un iter burocratico che pure, adusi come sono al maneggio di danaro, avrebbero dovuto compiere con una certa familiarità entro il 31 dicembre dello scorso anno.
In altre parole, chi doveva vigilare sui conti pubblici non ha vigilato; chi doveva salvaguardare equilibri di bilancio ha spesso girato la testa e chi doveva usare il metro del buon padre di famiglia ha sperperato in modo ignobile un patrimonio che è di tutti i cariatesi.
Questo è probabilmente, a meno di ulteriori sorprese, il “lascito” di un’amministrazione scellerata che ci consegnerà una Cariati letteralmente sul lastrico.
Lo diceva Einaudi: “I guai cominciano quando si spende un centesimo in più di quello che si guadagna”.
Ed è un principio generale da applicare sempre e comunque, un fondamento cardine che i nostri amministratori hanno clamorosamente disatteso quando si trattava di spendere e spandere per feste e festicciole, più o meno camuffate da eventi culturali.
Quei soldi che non verranno sarebbe serviti a coprire le vergognose buche che sono disseminate su tutto il territorio, impedendo, di fatto, la circolazione di mezzi e di pedoni.
Ora, ai cittadini quelle voragini maledette resteranno così come sono e la disonorevole “disavventura” dei nostri politici lascerà un segno indelebile nella storia di Cariati.
Ora, davvero, è giunto il momento di seppellire l’ascia di guerra.
L’appello lo rivolgiamo a tutti i partiti che non sono stati artefici di tanto sfascio; alla società civile; alle donne ed agli uomini liberi: LIBERIAMOCI DI CHI STA RAZZIANDO CARIATI. È IL MOMENTO DI COSTRUIRE INSIEME IL FUTUTO DELLE NUOVE GENERAZIONI. INSIEME SI PUÒ".