Le “trappole” sulle strade cittadine: enorme buche che creano incidenti, malcontenti e…lavoro per gli avvocati. Ed il Comune paga, anzi, il cittadino paga


Sono oltre 100 mila euro, tra rimborsi ai cittadini e parcelle per gli avvocati, che il Comune ha dovuto sborsare. Perché non ha speso questi euro per asfaltare le strade cittadine?





CARIATI – “Ora basta. Non ce la facciamo più”. Lo dicono i cittadini dell’amplissima zona marina, in pratica il sito ove risiedono almeno i 2/3 della popolazione e dove sonno concentrate tutte le attività produttive della città. Motivo del malumore, sopito da decenni, è il malandato stato della viabilità: buche dappertutto, come se fosse passato un stormo di bombardieri. Da Via Caponsacco, il nobile fiorentino che fece costruire la chiesa di Santa Filomena, a Via Nenni, senza contare le lunghissime Vie San Palo e Santa Maria, l’asfalto non esiste più. Siamo dinanzi ad una infinita teoria di vere e proprie “trappole”, autentici crateri che mettono a serio rischio l’incolumità dei cittadini automobilisti o appiedati. Insomma, circolare per le strade di Cariati Marina è davvero una scommessa: non c’è zona che non abbia il suo drammatico squarcio nel catrame: basta controllare ed ascoltare le lamentele della gente. “Di tasca mia – dice un commerciante di Via Moro, angolo Via Caponsacco, ho fatto riparare un vergognoso vortice che si apriva proprio nel bel mezzo della strada. Non è servito a nulla, perché ne frattempo altri dirupi si sono aperti, senza che nessuno pensi ad intervenire. Qui siamo a qualche metro delle due più frequentate scuole di Cariati ma, oltre al caos creato da un traffico indisciplinato, bisogna fare i conti con gli automobilisti costretti alla gimkana per scansare i pericoli dell’asfalto. Qualcuno ha distrutto l’auto, e diversi pedoni sono letteralmente “caduti”, fortunatamente senza conseguenze, nelle “buche istituzionali”. Più volte ho avvisato gli uffici comunali competenti, ma da loro non è mai arrivata risposta. Come il silenzio di una nutrita squadra di polizia municipale che, forse, finge di non sapere, oppure, ed è grave, non conosce il territorio”. Lasciamo le interpretazioni alle immagini.


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