Din don. Per chi suona la campana? L’assessore folgorato sulla via di Damasco
Gli ultimi fatti e misfatti della gestione amministrativa in carica
CARIATI – A poco più di tre mesi dalle elezioni comunali, la maggioranza civica sembra in fibrillazione ed, anzi, pare essere già giunta alla fine della consiliatura barcollando, come certi pugili suonati pronti a gettare la spugna,
Da notizie di prima mano che abbiamo appreso negli ambienti di Palazzo, si susseguono, a ritmo quasi quotidiano, riunioni e verifiche che, lungi dall’essere “revisioni” strategiche e addirittura normali, costituiscono, invece, la prova di un malessere sempre più distinto e destinato ad implodere man mano che ci si avvicina alla data fatidica: quella che molti tempono come la resa dei conti.
Ma dilettiamoci con un gossip: Ieri, un assessore importante della coalizione, di solito pacato e per niente accecato dall’eroico furore dell’effimero potere che deriva dalla sua funzione, sembra essere andato in escandescenze, mirando dritto all’autentico “Signore” della politica nostrana, il puparo che gestisce le marionette.
“Sono stanco – avrebbe detto pubblicamente il “coraggioso” assessore – di essere considerato un numero senza testa e senza personalità propria. Lui in questi anni ha fatto man bassa di tutto ed ora, con l’ennesimo colpo di coda, vorrebbe anche pretendere di piazzare all’ufficio tecnico, vita natural durante, il suo servitore sciocco”.
Chi ha orecchie per intendere intenda, ma si consoli il buon assessore che sembra essersi finalmente svegliato da un lungo letargo: Lui, che magari non ha “avuto” niente, se non parole e rassicurazioni, adesso potrà fare di necessità virtù, perché immediatamente dopo le sue “esternazioni” è stato richiamato all’ordine dal “padrone”.
Come Paolo folgorato dalla grazia sulla via di Damasco, l’assessore è stato toccato della rivelazione sulla strade che porta a Palazzo Venneri.
Ecco da chi siamo rappresentati.