Cariati, l'anno nuovo si apre all'insegna della battaglia politica. Mario Sero: “Il sindaco si astenga dal prendere per fondelli i cittadini”


Le solite bugie del primo cittadino fanno arrabbiare il capogruppo del partito democratico



CARIATI – Archiviato il 2010, il nuovo anno ci porterà di filato alle consultazioni amministrative dell’8 maggio prossimo, come dire una data che è dietro l’angolo.
I nomi dei papabili” alla poltrona di sindaco e al parlamentino cariatese, che già si sussurravano, adesso ricominciano a schizzare a destra e a manca, in un caleidoscopio d’illazioni, congetture, ipotesi fantasiose più o meno credibili, tanto da far facilmente supporre a chissà quanti e quali cambi di casacche assisteremo.
L’unica certezza del momento è che la “battaglia” fra maggioranza e opposizione, a parte la breve tregua delle festività natalizie, non conosce soste.
L’anno “vecchio” si era chiuso con i buoni propositi del sindaco Filippo Giovanni Sero, ma il omonimo Mario Sero, capogruppo del partito democratico in consiglio comunale, sente puzzo di bruciato.
“A proposito degli impegni presi dalla maggioranza e dal sindaco, che verrebbero messi in atto negli ultimi 4 mesi di amministrazione, sento il dovere, come cittadino e come capogruppo di opposizione, di invitare Filippo Giovanni Sero ed il suo entourage a volersi astenere dal continuare a prendere per i “fondelli” i cittadini”.
Così il rappresentante del Pd che “smonta” le “fandonie istituzionali: “Dopo 4 anni e 7 mesi di amministrazione il sindaco si ricorda che esiste un asilo nido a Cariati, abbandonato, e pensa di riconvertirlo (in “zona cesarini!) dopo che della vicenda si è occupata finanche “Striscia la notizia” .
Filippo Giovanni Sero sarebbe afflitto dalla sindrome del “Barone di Münchhausen”, il nobile tedesco divenuto famoso per i suoi inverosimili racconti, altrimenti non si spiegherebbe come mai, “dopo 4 anni e 7 mesi ricorda che il paese (amministrato da chi?) è pieno di buche, intransitabile, sporco e abbisogna di opere pubbliche (da realizzare prima delle elezioni); come mai solo adesso ricorda che l’area tecnica è carente di personale qualificato per cui bisogna “sistemare” quanti ancora, ingenuamente, aspettano la manna dal cielo; come mai il nostro primo cittadino trova addirittura il coraggio e l’ardire di rivendicare, con orgoglio, l’avere prodotto reddito per 10 famiglie (il riferimento è al concorso per 10 posti di vigile urbano a part – time, ndc), dimenticando che quei posti li ha assegnati lui a tavolino, col suo compare di merenda, in maniera sprezzante ed incosciente”.
Ma Mario Sero aumenta la dose: “Il nostro primo cittadino, dopo 4 anni e 7 mesi, ancora parla di stabilizzazione dei lavoratori precari: ma non doveva stabilizzarli nel 2006? Ma non doveva stabilizzarli nel 2009 all’indomani delle competizioni provinciali? Ma non doveva portare l’orario a 36 ore settimanali?”
Il consiglio disinteressato: “Dopo 4 anni e 7 mesi di promesse, da “scaricatore di porto”, il sindaco poteva risparmiare ai cittadini l’ultima sua “bischerata” di fine anno. Si occupi, nei pochi mesi che ha disposizione, solo dei problemi ordinari e non faccia più danni alla collettività ed all’ambiente. Filippo Giovanni Sero, invece di gozzovigliare col suo Principe e tutta la corte dei suoi clienti, pensi, ad esempio a far rimuovere le maledette lastre d’amianto che giacciono nell’area portuale, proprio dinanzi al cantiere navale”

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