Bocchigliero - Natale senza stipendi per i lavoratori della Casa di riposo Santa Maria. La notte di Natale protesta davanti alla Cattedrale di Rossano
BOCCHIGLIERO – Festività amare per i dipendenti della Casa di riposo Santa Maria, da mesi senza stipendio, che domani sera, in occasione della veglia natalizia, protesteranno pacificamente dinanzi alla Cattedrale di Rossano.
In totale, le mensilità arretrate sono 50: da quattro mesi non vedono il becco di un quattrino e le’’ano che volge al termine hanno dovuto “accontentarsi” di sole tre paghe.
I lavoratori avevano già manifestato nel medesimo luogo, l’8 dicembre scorso, al fine di sensibilizzare, scrivono in una nota, “le istituzioni tutte affinché per trovare una soluzione alla difficilissima situazione in cui si trovano ormai da 5 anni. Ma purtroppo la nostra protesta è caduta nel vuoto, giacché ad oggi nessuno coinvolto nella vertenza si è fatto vivo. Anzi, c’è chi ha pensato bene, anche attraverso gli organi di stampa, di far notare che con i lavoratori e la casa di riposo Santa Maria non ha nulla a che fare, scaricando ad altri le responsabilità. Orale: chi paga le conseguenze di questo continuo scarica barile sono i lavoratori”.
Il coordinatore del sindacato regionale di categoria della Usb, Bruno Graziano, ed il responsabile della Rsu aziendale, Fortunato Leorse, sostengono che “simili situazioni assumono contorni vergognosi se si pensa ai tanti lavoratori che si accingono a passare un Natale difficilissimo e senza un centesimo. Questi episodi non sono degni di un paese civile dove i diritti sono solo teorici e dove le istituzioni, che dovrebbero svolgere un ruolo di garanzia, si dimostrano lontane dai problemi della gente. L’effetto domino della sconcertante situazione ricadrà sull’intera comunità di Bocchigliero”.
I lavoratori non sono “certamente a caccia delle responsabilità pregresse di una gestione fallimentare e lacunosa, e di sicuro non riverseranno colpe improbabili sul fondatore della Santa Maria, don Domenico Spina (al quale saremo sempre riconoscenti), sacerdote che ci ha lasciato dal lontano 1996, uomo di alti valori morali che, pur tra mille difficoltà e partendo da zero è riuscito a creare posti di lavoro e dare assistenza e sollievo a tanti ammalati. Egli è stato un vero pioniere del’assistenza agli anziani e ai disabili, in un periodo in cui strutture di questo genere in Calabria si contavano sulle dita di una mano”.
La manifestazione, a cui parteciperanno anche i familiari dei dipendenti “senza futuro”, è prevista a partire dalle 22.