IL PRESEPE, LA MANGIATOIA E L’ASINELLO E…… BUON NATALE A TUTTI
E adesso il povero sindaco come farà a sopportare le pugnalate del suo padrino , gran manovratore di concorsi?
Coraggio, in fondo anche la storia del’uomo comincia con un fratricidio ed, oltre a Caino che fa fuori Abele, pare proprio che non sia andata diversamente, narra Livio, fra Romolo e Remo.
Va sempre così, tanto che la pratica di far uccidere possibili futuri pretendenti al momento dell'ascesa al trono acquista valore giuridico nell'impero ottomano con una norma che si chiama appunto legge del fratricidio.
Il disegno della “IENA”(ossia manovratore di posti e concorsi) è chiaro: ostacolare in tutti i modi il suo devoto che, ad un certo punto dell’avventura, comincia a prendere coscienza di sé tanto da diventare un potenziale antagonista.
FG Sero, che ha coordinato la giunta civica a sua insaputa, capisce finalmente di non avere alcuna autonomia decisionale: ignorava, fino a qualche giorno fa di essere proprio lui il sindaco avendo ,semplicemente, eseguito precisi ordini di “scuderia”;
Poi ha aperto gli occhi (si fa per dire) ed ha dato qualche segno d’indipendenza: inizia così la sua “agonia politica”.
È tempo di presepi. Non dimenticate di mettere accanto alla mangiatoia che potrebbe anche essere un emblema dei tempi, l'asinello che, in questi giorni, sembra voglia simboleggiare certe intrepide iniziative.
Come balle ci sono state rifilate dai nostri governanti: c’è finanche chi nega qualsiasi rapporto tra la crisi in atto ed il concorsone dei vigili urbani.
Non sono spergiuri, ma mentitori, oppure non sanno quello che dicono.
È sbagliato pensare che il popolo è una massa confusa di fessacchiotti, come i somari che un giornalista satirico descriveva pazienti e bastonati.
Nostro Signore che sta per nascere predicava: "Date a Cesare quello che è di Cesare", senza, forse, prevedere che Cesare, a Cariati, vuole anche quello che tocca ad Augusto, più il dieci per cento per Caio.
Nel presepe forse sono da eliminare i magi: è ancora dubbia la loro identità.
Chi erano? Gran sacerdoti, sovrani, astrologi?
Gli hanno inventato i nomi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.
Erano convinti che Gesù fosse addirittura "il re dei Giudei", ed anche allora nessuno si muoveva per niente.
Già duemila anni fa ai potenti si portavano doni, ma solo col progresso si è arrivati a stabilire la consistenza.
Nel caso vogliate rispettare la tradizione, l'oro e l' incenso vanno sempre bene, sulla mirra c’è qualche perplessità: chi sa dire, di colpo, che cos’è?
Rapida consultazione: è una resina che trasuda dal tronco di alberi dell' Africa e dell' Asia. Veniva usata come unguento.
Si capisce subito che oggi, per ungere, ci sono sistemi più diretti, e che per arrivare al destinatario, nell'era dei navigatori satellitari, non c’è proprio bisogno di essere guidati da una cometa. Basta un “lavoretto”.
E invece delle secrezioni della flora africana, per lubrificare i rapporti, ci sono i quattrini.
FG Sero, che anche qualche politologo nostrano giudica con favore, cade per iniziativa, dunque, della “IENA” , socialista: l' erede, più che di Filippo Turati o di Pietro Nenni, di Bettino Craxi.
La “IENA” ha (aveva?) dalla sua quattro cariatesi su cento: un consenso di cui gode anche il mago Otelma, che però guarda al cielo e non rompe le tasche a chi ha i piedi per terra: ma perché la gente dovrebbe avere rispetto per i cosiddetti "rappresentanti del popolo" quando si racconta che, per avere il loro voto, non e' necessario comperarli, ma basta addirittura prenderli in affitto?
È Natale. Sia pace a tutti. Anche a chi, del presepe, vede soltanto la mangiatoia.