Guerra aperta tra maggioranza e opposizione sui debiti fuori bilancio
Per l’opposizione “la Svolta” il sindaco Aiello, “ha calpestato il regolamento e non ha rispettato il ruolo della minoranza”.
MIRTO CROSIA – Pasquale Loiacono - “La democrazia è a rischio. Intervenga il Prefetto”
Lo reclama, ad alta voce, il movimento civico de “La Svolta”, rappresentato in consiglio comunale da Antonio Russo, già sindaco di Crosia.
In una nota stampa si accusa il primo cittadino Gerardo Aiello di “incapacità amministrativa” che “si trasforma in arroganza e atteggiamenti dittatoriali.
Questi i fatti, secondo “La Svolta”.
Alla convocazione dell’assemblea civica del 23 novembre scorso, all’ordine del giorno si aggiunge il punto sui debiti fuori bilancio,ma al consigliere di minoranza Serafino Forciniti, che chiede copia della documentazione, il sindaco oppone, nero su bianco, un netto diniego, “impedendogli, di fatto, l’esercizio di un diritto riconosciuto dalla legge.
“Ma l’arroganza del sindaco – recita il comunicato - si esplicita anche durante i lavori del consiglio comunale, quando impedisce al capogruppo Antonio Russo di parlare giacché, secondo il sindaco, egli supera il tempo massimo d’intervento previsto dal regolamento”.
L’applicazione della norma “appare fuori luogo e politicamente scorretta” atteso che il Russo stava svolgendo la sua relazione “sui rilievi che la Corte dei Conti ha mosso nei confronti dell’esecutivo”.
Le osservazioni della Corte evidenzierebbero “una irregolarità amministrativo-contabile riguardo la costituzione del fondo delle risorse per la contrattazione decentrata dei dipendenti comunali, i quali quest’anno si vedranno tagliati in busta paga oltre cinquantamila euro per l’incapacità della giunta Aiello che non ha provveduto in tempo utile alla “stipulazione del contratto integrativo”.
Insomma, gli animi si surriscaldano ed Aiello sospende i lavori, appellandosi all’articolo 19 del citato regolamento che invece, dice “La Svolta”- si applica “solo nel caso nella sala consiliare riservata al pubblico ci siano persone che turbano l’ordine del consiglio”.
Ma nel pubblico non c’erano “persone che comunque turbassero l’ordine e quindi l’iniziativa del sindaco è inopportuna, fuori luogo e non corretta dal punto di vista della trasparenza amministrativa, poiché l’invocato regolamento prevede che “i consiglieri comunali nella discussione degli argomenti hanno diritto di esprimere apprezzamenti, critiche, rilievi e censure, riguardanti atteggiamenti, opinioni o comportamenti politico-amministrativi, con esclusione di qualsiasi riferimento sulla vita privata e alle qualità personali di ognuno”.
Ergo, il sindaco “ha calpestato il regolamento e non ha rispettato il ruolo della minoranza”.
Il movimento civico firmatario del manifesto invita Antonio Russo ad “andare avanti senza farsi intimorire dall’arroganza del sindaco ed a chiedere urgentemente un incontro con il Prefetto di Cosenza affinché questi possa intervenire ristabilendo la legalità e il rispetto del ruolo e della funzione dei consiglieri comunali della minoranza”.
Infine i dubbi e le domande: “Perché il sindaco Aiello si preoccupa tanto di debiti che in fondo lui dice di non aver contratto? Dov’è finita la montagna di debiti che dice di avere ereditato dalla gestione Russo? Quando sarà ripreso il consiglio interrotto illegalmente? Il Comune rischia o no il dissesto finanziario? Quando finirà codesto vergognoso teatrino?”