Giovani rapinatori in azione Mirto Crosia, inseguiti ed arrestati dai carabinieri





Rossano - La Compagnia Carabinieri di Rossano sta da tempo intensificando le attività di prevenzione e repressione in tutto il territorio di propria competenza, indirizzando con maggiore attenzione l’attività d’indagine verso quei reati che maggiormente colpiscono la sensibilità dei cittadini, quali i delitti contro il patrimonio.
E proprio nel contesto di tale attività di prevenzione e repressione che, poco prima della mezzanotte del 3.12.2010, a seguito di segnalazione di rapina pervenuta sul numero unico di emergenza della Compagnia CC, ai danni di un esercizio commerciale di Mirto-Crosia, veniva attivato un dispositivo ad hoc finalizzato al rintraccio ed alla cattura dei malfattori. Infatti, dopo pochi minuti dal fatto delittuoso, la vettura segnalata come quella utilizzata dai rapinatori veniva intercettata dalla pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, che dopo un inseguimento sulla SS106, provvedeva a bloccare il veicolo all’altezza della località Amarelli di Rossano. Sul posto giungevano immediatamente in supporto i militari della Stazione di Rossano e del Nucleo Operativo. All’interno della vettura, un’utilitaria, risultata rubata sempre nel corso della medesima serata a Corigliano, vi erano D.A. 25/enne e C.I. 29/enne e due minori, tutti di Corigliano Calabro. I quattro, peraltro, nonostante l’intervento dei militari, tentavano di disfarsi di un passamontagna e di una pistola semiautomatica, poi risultata essere un giocattolo priva del tappo di protezione, venendo però subito bloccati dai carabinieri. Sia il passamontagna che la pistola giocattolo erano stati utilizzati poco prima per perpetrare la rapina. Sempre sull’autovettura veniva rinvenuta la somma in contanti asportata poco prima alla vittima a Mirto. Il denaro e la vettura venivano poi restituiti ai legittimi proprietari.
I quattro arrestati, su disposizione della Procura delle Repubblica di Rossano e di quella dei Minori di Catanzaro venivano associati i maggiorenni alle case di reclusione di Rossano e Castrovillari, mentre i minori venivano accompagnati al centro di prima accoglienza di Catanzaro.

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