"No discarica": La Bieco replica al fermo dei lavori disposto dal sindaco di Scala Coeli





SCALA COELI – Pasquale Loiacono - Discarica: il sindaco ordina la sospensione dei lavori ed immediatamente la società Bieco di Rossano (committente dei lavori) replica: “Nel prendere atto dell’ordinanza di sospensione dei lavori di realizzazione dell’autorizzata discarica nel territorio di Scala Coeli, emessa e notificata dal sindaco di Scala Coeli, la società ritiene doveroso rendere noto che si stanno predisponendo le necessarie azioni legali atte a dimostrare, così come è nostra immediata percezione, l’assoluta inconsistenza di valide motivazioni a supporto dell’atto, posto in essere probabilmente per ragioni di natura diversa dal rispetto del diritto o dalla invocata tutela del diritto alla salute dei cittadini”.
Traduzione brutale ma comprensibile: “Siamo nel giusto; ci appelliamo agli organi competenti e vedremo chi la vincerà”.
La Bieco, “smentendo talune dichiarazioni veicolate nei giorni scorsi, anch’esse rispondenti forse a logiche diverse dalla indispensabile conoscenza tecnica delle questioni, coglie l’occasione per ribadire che, al di là della confusione e della disinformazione che qualcuno continua a fare su tanti aspetti, non sussistono falle o falsi, né nell’iter, né nel quadro complessivo di tutte le autorizzazioni e certificazioni previste, prescritte e tutte puntualmente verificate e rilasciate alla società, perché i lavori di realizzazione potessero essere, così come sono stati avviati”.
Per quanto riguarda i controlli dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione ambientale, ndc) “citati nell’ordinanza emessa dal sindaco di Scala Coeli, essi afferiscono semmai alle fasi successive alla realizzazione della discarica che gode, sia utile sottolinearlo, di tutte le autorizzazioni previste”.
La Bieco si rende perfettamente conto che fare riferimento “alle normative ed alle autorizzazioni è come parlare tra sordi, allorquando si vuole instaurare un clima di sospetto, di pregiudizio e di allarmismo infondato, strumentalizzato da interessi di parte”.
La società rammenta che negli scorsi mesi è stato fatto cadere letteralmente nel vuoto l’invito da essa rivolto “pubblicamente ai sindaci dei territori coinvolti a voler convocare un tavolo di confronto per conoscere, approfondire e capire prima di decidere e di assecondare, come spesso accade su questi temi, paure ed istinti che producono più danni di quelli che, nelle intenzioni, si vorrebbero evitare”.
Ovviamente, la Bieco ha necessità di tutelare i propri interessi, in tutte le sedi, “da attacchi, impedimenti illegittimi, notizie false e prese di posizioni, associative o istituzionali, che dovessero comunque ledere l’immagine, la trasparenza e la correttezza del proprio operato, a partire dall’investimento posto in essere, senza alcuna violazione, per la discarica nel territorio di Scala Coeli”.
Il rammarico: “Duole soltanto registrare come spesso vengano fatte prevalere, da parte di singoli e gruppi, la voglia di esasperare gli animi della gente unitamente, su altro versante, alla comodità nell’abdicare a scelte di responsabilità nell’improcrastinabile governo dei rifiuti, che altrove restano un’opportunità anche per i territori, mentre in Calabria ed in questo territorio rischiano di diventare, spesso per rifiuto del dialogo e della conoscenza, il preludio al collasso sull’esempio campano, così come lasciano purtroppo presagire le cronache di questi giorni”.


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