NEW - MIRTO CROSIA TENTATO OMICIDIO AI DANNI DI UNA DONNA, ATTINTA DA TRE COLPI DI ARMA DA FUOCO DA UNO SCONOSCIUTO, NELLA PROPRIA ABITAZIONE - SI PENSA AD UNA VENDETTA





CROSIA - Pasquale Loiacono - È ricoverata in prognosi riservata presso un ospedale di Bari Sandra Vituzzi 49 anni, casalinga, raggiunta da 3 colpi d’arma da fuoco la notte scorsa nella sua abitazione, nel centro storico di Crosia.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, intorno alle 2,30 qualcuno bussa alla porta dell’abitazione della donna, che vive sola con il figlio undicenne, nelle case popolari di Via Madonna della Pietà, proprio all’entrata del paese.
Voci insistenti riferiscono che l’aggressore avrebbe finto di essere un appartenente delle forze dell’ordine, sicché la Vituzzi apre l’uscio di casa e si ritrova dinanzi un uomo con il volto coperto ed armato di una pistola calibro 7,65 che esplode in successione 5 proiettili, 3 dei quali raggiungono la donna al volto.
Sono momenti concitati che si consumano nel giro di pochi secondi: il killer, che forse ritiene di aver portato a termine il suo lavoro e forse aveva un complice ad aspettarlo in strada, fugge a bordo di un auto, mentre i coinquilini dell’aggredita, svegliati dagli spari, prestano i primi soccorsi alla donna ed avvisano il 118.
La situazione appare subito disperata ai sanitari che trasportano la Vituzzi all’ospedale rossanese, da dove, successivamente, sarà trasferita in un nosocomio barese, mentre sul posto giungono i carabinieri della locale stazione e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Rossano coordinati dal maggiore Vittorio Bartemucci.
Ricostruito l’accaduto, probabilmente anche grazie alla testimonianza del figlio di Sandra Vituzzi, i militari organizzano immediatamente una massiccia caccia all’uomo ed in tutto il territorio si costituiscono posti di blocco, ma del mancato assassino, ancora, non v’è traccia.
Gli inquirenti non tralasciano nessuna ipotesi. Dalla pista passionale al passato burrascoso della donna.
Sandra Vituzzi, infatti, è un volto noto agli investigatori: fu sottoposta alla misura degli arresti domiciliari il 30 maggio del 2008 nell’ambito di un’operazione antidroga, denominata “Lancia Kappa”, finalizzata ad interrompere l’attività di un’organizzazione criminale, operante sulla fascia costiera dello Jonio cosentino compresa tra Mirto Crosia e Cariati, dedita allo spaccio di stupefacenti, in particolare, di hashis e cocaina.
In quella occasione 9 persone finirono in carcere e 10, tra cui, appunto, Sandra Vituzzi, furono sottoposte agli arresti domiciliari.
Il tentato omicidio potrebbe essere scaturito da una vedetta o uno “sgarro” consumato nel mondo dello droga in un’area da sempre oggetto di appetiti criminali stante i lucrosi introiti derivanti dallo spaccio di stupefacente.
L’episodio ha scosso il pacifico borgo di Crosia, dove certi fatti di sangue sono decisamente rari, ma quel che più colpisce, commentano i cittadini, è la ferocia e la chiara intenzione dell’attentatore di uccidere.
Forse, dopo il colpo messo a segno dai carabinieri nel 2008, si stava tentando di ricucire la rete criminale, la quale pur non erigendosi ad associazione per delinquere, annoverava elementi di spicco già noti nell’operazione “Corinan” del 2006, ed elementi vicini alla Cosca Farao-Marincola ed alla ‘Ndrina di Cariati.
Intanto, apprendiamo che la Vituzzi, pur con un grave trauma maxillo facciale non è in pericolo di vita.


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