Scuola, di Via Dante (Scuole “Di Napoli” e “De Amicis”), abbandonate


La denuncia parte dell’Mpa, che punta l’indice verso l’assessore alla P.I. Cataldo Perri






CARIATI Le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (asilo, elementari e medie), tutte gestite per legge dal Comune, sono in tale stato di fatiscenza da lasciare allibiti.
Negli edifici principali di Via Dante (Scuole “Di Napoli” e “De Amicis”), le strutture che accolgono la stragrande maggioranza degli alunni cariatesi, la situazione è da terzo mondo, con buona pace dell’assessore civico alla pubblica istruzione, Cataldo Perri.
La denuncia del degrado è dell’Mpa (Movimento per l’autonomia) che mette a disposizione anche una esaustiva documentazione fotografica.
I responsabili del partito di Lombardi, Fedele Longobucco e Nicola Filardo, puntano l’indice su una situazione che, dal Ponte-online verificata, è davvero incredibile.
I cancelli della “De Amicis” sono sempre aperti, anche di domenica, così come è desolatamente abbandonata la palestra della scuola, alla mercé di chiunque voglia entrarci e pericolosissima dal punto di vista della integrità fisica, perché entrare li dentro, anche di soppiatto, è un azzardo: fili elettrici scoperti; spuntoni aguzzi di improbabili cancellate; rifiuti d’ogni sorta.
Ma quella che chiamano “palestra” è tutta altra cosa: si tratta di una struttura coperta da una cappa di materiale plastico dalla quale l’acqua piovana s’infiltra con incredibile facilità; non ci sono servizi igienici ed i pavimenti somigliano ad una pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Chi manderebbe i propri figli in un edificio simile?
Eppure i ragazzini, che non hanno altri spazi, al pomeriggio ci vanno, e lì giocano, abusivamente, a calcetto, a pallavolo, magari a rimpiattino, senza sapere che il pericolo è dietro l’angolo: basterebbe chiuderlo quel maledetto cancello per stare più tranquilli.
Ed invece, tutti sanno ma ognuno finge di non sapere.
Nel nostro tour, guidati da genitori incazzati, abbiamo scoperto che, sempre nelle “De Amicis”, al piano terra ci sono sale attrezzate che sembrano mense scolastiche arredate con ogni crisma ma mai utilizzate.
E poi, che dire degli spazi verdi che circondano l’edificio?
Una vergogna unica: la sterpaglia svetta rigogliosa e rifiuti d’ogni sorta fanno bella mostra di sé in un logo che, invece, dovrebbe educare i ragazzini al rispetto dell’ambiente.
Non va meglio nel limitrofo plesso che ospita l’asilo e le elementari.
Esempio d’incuria infinita che non incoraggia i piccoli cittadini: non si costruisce così la società di domani. Ammesso che un domani ci sia.



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