Antenna telefonica: il WWF si appella alla ragionevolezza. Domenico De Sessa invia un esposto al Sindaco e alla Procura della Repubblica






Cariati. Leonardo Rizzo CARIATI – 07 02 02 – L’installazione di una antenna per la telefonia mobile in contrada Zagaria, alla periferia di Cariati marina, sta creando non pochi problemi ed allarme negli abitanti di quella zona. La protesta è partita dal geometra Domenico De Sessa, ed è sostenuta dal WWF. Sul problema registriamo anche il parere dell’ASL chiamato in causa dallo stesso De Sessa. I fatti: la Tim ha richiesto con regolare progetto all’Ufficio Urbanistico del Comune l’autorizzazione ad installare un’ antenna su una delle alture più belle e panoramiche di Cariati: contrada Zagaria. L’esecuzione dei lavori sta avvenendo però in difformità dal progetto, e la nuova antenna anziché essere collocata a 250 metri dalle prime case del pianoro, per come approvato nel progetto, si sta realizzando a 100 metri circa. In questo modo gli abitanti della zona non avranno nelle loro residenze le condizioni minime di sicurezza sanitaria, e saranno esposti a forti campi elettromagnetici, con tutti i rischi del caso. Per questo motivo il geometra Domenico De Sessa si è rivolto al suo avvocato di fiducia, Serafino Trento, il quale ha presentato un esposto diretto al funzionario della sezione urbanistica di Cariati, all’ASL di Rossano, alla Procura della Repubblica di Rossano, al Sindaco di Cariati, nel quale si pone in evidenza la difformità rispetto alla concessione edilizia rilasciata per la realizzazione del progetto della stazione radio base. “E’ assurdo – ci dice il geometra De Sessa – che la commissione Edilizia del Comune di Cariati, legittima la presenza di documenti allegati alla distanza di concessione, che non abbia la qualità di attestazione tecnica certa. L’indicazione di distanza in una planimetria non può essere che quella reale, riportata in scala. Nel caso specifico la planimetria catastale e la planimetria generale, allegate alla distanza di concessione sarebbero inficiate di falso ideologico, e probabilmente finalizzate a trarre in inganno gli organi competenti, perché non aggiornata; infatti, non è riportata la casa colonica, per altro abitata sin dal 1986”. Nella vicenda interviene anche il WWF Sila Greca che ci ha fatto pervenire un comunicato stampa nel quale tra l’altro si legge: “Dopo avere esaminato gli atti progettuali ci pare che l'attuale amministrazione stia procedendo in maniera unilaterale ledendo i diritti dei cittadini residenti ad esclusivo interesse della ditta costruttrice. Se il progetto urbanistico è stato approvato con distanze di 250 metri dalle prime abitazioni, tale deve rimanere, se sono insorte difficoltà, debbono essere superate non penalizzando i cittadini residenti”. Il Pianoro Zagaria è vasto e si può tranquillamente ubicare l’impianto rispettando le distanze previste dal progetto, senza danneggiare i cittadini residenti e senza modificare le condizioni utili per la ditta interessata. Ricordiamo che il WWF, recentemente, in un accordo stipulato nel Comune di Crosia con la T1M, il Prefetto di Cosenza ed i cittadini ha stabilito che per questo tipo di impianti la distanza minima di sicurezza dalle prime case è di almeno duecento metri. In virtù di tale accordo, il WWF rivolge un appello agli ammmistratori ed al sindaco di Cariati perchè rivedano le procedure in corso utilizzando bene lo spazio presente sul pianoro, si posizionino le strutture della costruenda antenna a distanza di sicurezza dalle case. “Ciò, oltre a sanare l'illecito amministrativo, che è stato commesso anche dai tecnici comunali – conclude il comunicato - eviterà un contenzioso che inevitabilmente si creerà intorno a quest’antenna”. Il parere dell’ASL appare scontato perché evidentemente ha valutato i fatti sulle mappe dove non risulta alcuna abitazione; infatti afferma: “Nel caso dell'antenna di C.da Zagaria tali volumi sono risultati non interferenti con strutture abitative, infatti la distanza del volume di rispetto dal centro elettrico dell'antenna (cioè a 18 metri da terra) è prevista di 34 metri nella direzione di massimo
irraggiamento, ed in tale area non risulta ricadere alcuno stabile”.

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