Ospedale, l'assessore Giovanni Agazio rivendica l'apertura dell'UTC




Leonardo Rizzo CARIATI 25 01 02 – Il dietrofront dell’ASL N° 3 di Rossano, sulla problematica dei cardiopatici acuti nel servizio di cardiologia di Cariati, non ha messo a tacere il problema e gli utenti, l’assessore alla Salute del Comune Giovanni Agazio, l’Amministrazione comunale e il comitato cittadino nato all’indomani della decisione del provvedimento dell’ASL non hanno abbassato la guardia. “Siamo convinti sempre di più che il reparto di cardiologia dell’ospedale di Cariati necessità di una maggiore attenzione da parte del Direttore Generale prof. Bruno Amantea, - ci ha dichiarato Giovanni Agazio assessore alla Salute del Comune di Cariati - perché è senza dubbio un reparto che in questi anni ha sempre funzionato bene ed ha rappresentato per l’intera ASL di Rossano, il “fiore all’occhiello” sia in termini di qualità che in quantità. Ritengo che questa attenzione debba essere concretizzata con una maggiore presenza medica, infermieristica e soprattutto con attrezzature tecnologicamente avanzate. In altri termini - dice l’assessore Giovanni Agazio – rivendichiamo a pieno titolo anche nell’ospedale di Cariati una Unità di Terapia Intensiva coronarica. Del resto – prosegue Agazio – bisogna tenere presente anche la posizione geografica dell’unica UTIC che si trova a Trebisacce, ai confini dell’ASL di Rossano. La nascita a Cariati di una UTIC, certamente darebbe l’opportunità, non solo all’utenza di tutto il basso Ionio, ma anche a quella dell’ASL N° 5 di Cirò.”. Concludendo Agazio dice: “Come Amministrazione comunale abbiamo già chiesto un incontro col Direttore Generale per discutere di questi problemi e del futuro dell’ospedale di Cariati”. Intanto la C.G.I.L. Medici e l’ANAAO-ASSOMED dell’azienda Sanitaria N" 3 in un comunicato diramato ieri esprimono la più viva preoccupazione per gli articoli apparsi in più occasioni sulla stampa locale in merito a presunti disservizi verificatosi nel P.O. di Cariati. “Trattasi di notizie distorte e a volte inventate dì sana pianta – si legge nel comunicato - che procurano allarme ingiustificato e danno un'immagine negativa che l'ospedale non merita assolutamente. Il comunicato precisa che nel presidio vengono fornite prestazioni proprie di un piccolo ospedale di zona, comunque di qualità e in linea col progresso scientifico, da parte di tutti gli operatori sanitari di tutti i reparti. La posizione della CGIL-medici e dell’ANAAO-ASSOMED, che contano i maggiori iscritti nel sindacato aziendale, è chiara: “Si sottace sui tanti interventi, ricoveri e prestazioni ambulatoriali erogati ogni giorno, si amplificano presunti disservizi o si fanno illazioni non veritiere. L’assistenza dei medici è continua, adeguata e svolta con abnegazione anche a costo di restare in ospedale 24 ore su 24 quando la gravità del caso lo richiede”. Chiarisce che se ci sono carenze strutturali, ormai annose, che comunque investono tutta l’azienda, la responsabilità va fatta risalire direttamente alla mancanza di un Piano Sanitario Regionale e all'assenza di governo della sanità della Regione Calabria che caratterizza questa fase politica. “Pertanto facciamo appello a tutte le Istituzioni che governano il nostro territorio per avviare un discorso serio e costruttivo con le rappresentanze sindacali mediche al fine di progettare ed attuare nuovi ed efficienti servizi per rispondere alle domande di salute della nostra popolazione”. Intanto anche il Comitato cittadino, sorto spontaneamente e composto da un gruppo di cardiopatici, nei prossimi giorni chiederà di incontrare il Direttore Generale dell’ASL di Rossano per affrontare come utenti il potenziamento del servizio di cardiologia di Cariati.

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