A CARIATI, RIFARE UNA STRADA VUOL DIRE ANCHE EDUCAZIONE STRADALE. ANCORA POLEMICHE SUGLI "ARREDI URBANI" IN VIA STABILIMENTO
"Ammodernare le strade cittadine significa anche educazione stradale". E’ quanto sta succedendo a Cariati. La sua Marina sta cambiando il suo look, antico ed oramai degradato. Giunti a buon punto i lavori di rifacimento stradale e di ammodernamento urbano da tempo appaltati, si cominciano oggi a tirare le prime somme. Molto soddisfatti, in corso d’opera, sia l’Amministrazione Comunale guidata dal Prof.Domenico Arcudi, sia la Ditta Torchia esecutrice dei lavori. Ma il giudizio, oggettivamente positivo, pare unanime, seppure non privo di sorprese. Diverse strade stanno finalmente assumendo contorni più civili e normali. L’intero assetto urbanistico delle principali arterie, al di sotto della ferrovia, sta mutando faccia. Un vero e proprio cantiere è in movimento. Ed i risultati si vedono –dicono gli amministratori e gli addetti ai lavori. Alcune strade interne hanno, finalmente, dei marciapiedi coerenti con l’intero arredo urbanistico circostante. Sta definitivamente scomparendo quell’aspetto "carnevalesco" e precario che, dal dopoguerra, la Marina di Cariati ha offerto come prima immagine di sé. Stop, dunque, ai marciapiedi "fai da tè": alcuni fatti di marmo, altri con ceramica, altri ancora con cemento ed altri ancora con pietre. Con buona pace di chi, probabilmente, rimpiange l’estrema varietà di colori che tale "anarchia" urbanistica necessariamente comportava. Ma vediamo quali sono le principali strade interessate da questa vera e propria, piccola rivoluzione urbanistica e culturale locale. Siamo, appunto, nell’antica Marina della cittadina jonica, quella parte del territorio cariatese che un tempo era abitata, quasi esclusivamente, dagli allora più numerosi pescatori locali. Ecco le vie in rifacimento: via Vittorio Veneto, via Bari., via Stabilimento, via Toscana, via Matteotti e via Pannizzara. Quest’ultima è stata già pressoché completata; vi manca soltanto la cosiddetta "stuccatura". Per le altre, i lavori sono ancora in corso. Entro la fine di maggio –si fa sapere da diverse parti- l’intero pacchetto di lavori sarà completato dalla bitumazione. Insomma, prima dell’estate 2002 Cariati potrà essere percorsa su 6 nuove e moderne strade. Con tanto di nuovi arredi urbani, o come si preferisce, con tanto di nuovi "marciapiedi". E qui sono sorte le polemiche. Infatti, in molti casi la stessa bizzarra, sregolata e consolidata geografia urbanistica della Marina di Cariati ha determinato, necessariamente, delle misure che, in qualcuno, hanno suscitato delle perplessità. Del resto, alcuni di questi cosiddetti "marciapiedi" di 10-15 cm, messi sotto accusa anche sulla stampa, hanno –secondo gli addetti ai lavori- una necessaria e duplice funzione: sia quella di inquadrare la strada e quindi di delimitare la viabilità; e sia quell’altra di proteggere le abitazioni. Come in tutte le moderne città e cittadine. Detto diversamente, per certe aree urbane di Cariati, lasciate per decenni nell’incuria e nell’abusivismo, soltanto un "terremoto" potrebbe far pensare ad una diversa "ricostruzione". Ironia a parte, è abbastanza evidente che, oggi, l’urbanizzazione regolare di spazi fino ad oggi letteralmente lasciati nelle mani dei cittadini, non può che causare delle consequenziali forzature. Non solo –al limite- da un punto di vista estetico. Ma anche da quello delle abitudini scorrette. Ecco alcuni esempi. I lavori su Via Stabilimento hanno generato, nei giorni scorsi, diverse polemiche, anche contraddittorie tra loro. Alcuni lamentavano l’impossibilità di parcheggiare su ambo i lati della strada citata, in seguito alla prevista costruzione di due marciapiedi a destra ed a sinistra. Altri, al contrario, ritenevano che i due marciapiedi previsti, di circa 70 cm l’uno, sarebbero stati utili per i pedoni. Soluzione finale: un solo marciapiede, sul lato sinistro andando verso Crotone. E le polemiche continuano. Ma la verità è un’altra: via Stabilimento è a senso unico verso a Crotone. E quel "marciapiede della discordia" forse costringerà, d’ora in avanti, tanti cariatesi a rispettare quella segnaletica stradale costantemente violata; magari proprio perché impedisce parcheggi selvaggi a chi viene contro-senso. Come dire: anche il rifacimento di una semplice via può diventare, a suo modo, uno stimolo in più al fondamentale rispetto del codice della strada.