Settecento milioni per risanare il dissesto idrogeologico dei torrenti Gravonte, Molinello e Pannizzara






Leonardo Rizzo CARIATI – Nei primi giorni del nuovo anno sarà bandito l’appalto, per l’importo di 700 milioni a base d’asta, per l’assestamento dei torrenti Gravonte, Molinello e il rialzo del ponte che attraversa il torrente Pannizzara. "Il risanamento di questi torrenti che attraversano il centro urbano e che, nel recente passato, hanno procurato il dissesto idrogeologico del territorio di Cariati, –dice il responsabile ai LL.PP. Mario Sero - è molto importante perché oltre a salvaguardare da eventuali inondazioni l’abitato ci consente il recupero ambientale di questi torrenti. La gara d’appalto di 700 milioni a base d’asta, che sarà bandita nei primi giorni del prossimo anno, – continua Sero – ci consentirà di eseguire opere di delimitazione e quindi di recuperare anche alcune aree occupate abusivamente dai cittadini, di creare arginature, di rimozione dei detriti e della salvaguardia della foce di questi torrenti che in passato hanno dato molti pensieri agli abitanti". Il miliardo ottenuto dalla Regione Calabria dall’allora commissario prefettizio in seguito all’alluvione dello scorso anno per l’assestamento idrogeologico, è senza dubbio insufficiente per il risanamento completo del territorio di Cariati. Se si tiene conto delle relazioni, delle documentazioni fotografiche, degli accertamenti dei danni prodotti dalle varie calamità naturali, che nel tempo si sono abbattute su Cariati in più occasioni, prodotte dal dirigente dell'Ufficio tecnico Comunale geometra Alfredo Genovese, e dai risultati delle schede informative prodotte dalla Regione Calabria nella quale si afferma che a Cariati esiste una pericolosità "molto elevata", si capisce come ci sia bisogno di interventi sul territorio. Infatti, nella descrizione sintetica del problema idraulico, sulla scheda di Cariati, redatta dalla Regione Calabria, tra l'altro si legge: "Il territorio di Cariati si sviluppa per intero lungo la fascia ionica e raggiunge una quota massima di 400 m.s.l.m.. Buona parte è pianeggiante ed è attraversata trasversalmente da molti corsi d'acqua, pertanto, si afferma in detta relazione, Cariati è uno dei comuni soggetti a rischio di inondazioni, anche per il notevole sviluppo urbanistico degli ultimi tempi, nonché per i molti attraversamenti esistenti in corrispondenza della SS 106 ionica (che con la S.S. 108 T costituisce l'unica arteria stradale di tutto il territorio comunale) e la parallela linea ferroviaria TA-RC." "Dissesti si sono verificati - conclude la scheda sul problema idraulico - per erosione dell'argine del torrente Palumbo, con sprofondamento della sede stradale, ulteriori fenomeni di erosione degli argini si sono verificati nelle zone abitate in prossimità dei torrenti Todano e Moranero e soprattutto, il torrente S. Cataldo, che ha letteralmente rotto un ponte, la fognatura e la sede stradale. "Senza dubbio la somma stanziata per il risanamento idrogeologico di Cariati è insufficiente, - conclude l’assessore ai LL.PP. Mario Sero - abbiamo necessità di risolvere i problemi dei torrente San Cataldo e Tufarello. Visto che è stato varato il piano regionale idrogeologico e che Cariati in questo piano è stato qualificato ad alto rischio, chiederemo altri finanziamenti per risanare tutti gli altri torrenti in modo da garantire la massima sicurezza ai centri abitati e recuperare le zone dal punto di vista ambientale".




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