Rossano :Disordini e grande tensione tra i lavoratori davanti all'Enel
Matteo Lauria ROSSANO – Si è dovuti ricorrere all'intervento delle forze dell'ordine, ieri mattina, per consentire alla ditta di pulizie "Gianluca Converso" di adempiere alla diffida di rescissione (avvenuta nel tardo pomeriggio) dei tre contratti sottoscritti tra l'Enel-produzione e la ditta Converso per lo svolgimento dei servizi di pulizie civili, pulizie industriali, di disinfestazione e deratizzazione all'interno del presidio elettrico. I lavoratori accusano la ditta del mancato versamento degli assegni familiari e dell'indennità di malattia. I ritardi nell'espletamento dei servizi (degrado igienico-sanitario nei luoghi di lavoro all'interno della centrale) causati dalla protesta dei 15 lavoratori dipendenti della ditta addetti alla manutenzione, hanno indotto l'azienda elettrica ad intimare all'impresa la ripresa dei lavori a prescindere dalla vertenza in corso. Vani sono stati i tentativi di conciliazione tra le parti al fine di scongiurare i disordini davanti ai cancelli della centrale Enel di c.da S. Irene: l'impresa pur di garantire comunque i servizi minimi essenziali e scongiurare la risoluzione del contratto, ha proceduto all'assunzione di altri lavoratori ai quali «è stato impedito l'ingresso in centrale» – afferma l'imprenditore Converso – che denuncia un vero e proprio "complotto" nei riguardi della sua ditta ed il carattere intimidatorio subito all'interno della centrale stessa perpretrato ai suoi danni nel recente passato da parte di alcuni dirigenti dell'Enel. Ed annuncia una conferenza stampa nella quale svelare tutti i retroscena esistenti all'interno della centrale. Il giovane imprenditore tuona alla notizia della risoluzione del contratto notificatagli alle 16 di ieri pomeriggio. Il legale di fiducia dell'impresa, l'avv. Antonio Campilongo, annuncia azioni legali (civile e penale) contro l'Azienda elettrica che «ha garantito – dice il legale – solo gli interessi dei lavoratori e non quelli dell'azienda, facendo morire una giovane iniziativa imprenditoriale. Preme ricordare ai dirigenti dell'Enel che costoro hanno sempre preso visione della regolarità della posizione retributiva e contributiva dei lavoratori con documentazione (prospetti paga e registri) periodicamente chiesti dagli stessi dirigenti Enel. Sicuramente – prosegue l'Avv. Campilongo – ci sarà una differenza retributiva da versare per mero errore matematico, il cui datore di lavoro, tra l'altro, non ha mai negato. Mi sconcerta la vivace protesta dei lavoratori circa la pretesa (la richiesta di indennità giornaliera di mensa e di trasporto pari a lire 11.000 al giorno) creditoria atteso che il contratto collettivo nazionale di lavoro (settore pulizie) non prevede questi emolumenti in favore dei lavoratori. Paradossale e arbitraria, nonché illeggittima, appare la risoluzione operata da Enel-produzione, se si considera che l'impresa ha adempiuto, come emerge dal documento "giornale lavori", alla ripresa dei lavori di pulizia nei termini dettati dai dirigenti».