Per il Coreco di Cosenza il ricorso dell'opposizione, alla delibera 237 della G.M. del Comune di Cariati, non è ammissibile. Dichiarazione di Leonardo Trento
Leonardo Rizzo CARIATI – Il Coreco di Cosenza ha respinto il ricorso proposto da quattro dei cinque consiglieri dell’opposizione del Comune di Cariati circa la nuova struttura organizzativa varata dalla Giunta municipale. Il ricorso non è stato esaminato perché non è materia di competenza del Coreco, quindi è stato respinto. A darne notizia è uno dei firmatari del ricorso, il socialista Leonardo Trento, il quale si è detto molto amareggiato e deluso della decisione del Coreco perché in netto contrasto con l’art. 127 del T.U degli Enti locali che prevede il ricorso alla delibera di 1/5 dei consiglieri, i quali possono sottoporre al controllo del Coreco le deliberazioni della Giunta municipale riguardanti "dotazioni organiche e relative variazioni". "Perché il Coreco non si è fatto carico di esaminare la delibera incriminata la quale contiene palesi illegittimità e dove dimostra chiaramente come la Giunta del Comune di Cariati con arroganza ha messo sotto i piedi le normative vigenti in materia di contratti di lavoro?", si chiede il consigliere comunale dell’opposizione il socialista Leonardo Trento. "La Giunta comunale di Cariati – continua Trento – pur avendo mantenuto sei posizioni organizzative nella macchina comunale all’interno delle stesse sono state istituite dei servizi con a capo responsabili dipendenti di categoria B e C che possono compiere atti a rilevanza esterna. Inoltre gli stessi responsabili di posizione organizzativa sono stati nominati responsabili di un singolo servizio all’interno della loro posizione organizzativa. Poi – sostiene l’esponente socialista – per favorire un dipendente, noto esponente del Ppi, la G.M. ha creato un’area UPR al di fuori delle posizioni organizzative. Tutto questo – conclude il consigliere dell’opposizione Leonardo Trento – in netto contrasto con il CC NL degli Enti locali, con questa delibera, la 237, la G.M. istituisce 17 dirigenti anziché mantere i sei iniziali, dotati di autonomia gestionale e finanziaria complicando così ulteriormente la macchina burocratica del Comune. Alla luce del responso del Coreco e della "audacia" della G.M., nei prossimi giorni, investiremo del problema il Prefetto di Cosenza".