Per Serafino Trento, ex Sindaco di Cariati "Gli Amministratori del Comune di Cariati hanno l’obbligo , quali pubblici ufficiali, di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica di Rossano






Leonardo Rizzo CARIATI – Come si ricorderà, nella scorsa settimana, la Giunta comunale di Cariati, dopo aver sentito il nuovo segretario generale dott. Cataldo De Nardo ha deliberato un atto amministrativo nel quale si parla di "diffusa illegalità e consolidata mancanza di rispetto delle norme; e che risulta evidente "l’esistenza di fenomeni diffusi di vischiosità delle procedure utilizzate nei vari uffici, che hanno ostacolato e inquinato le corretta gestione dei servizi e dei lavori pubblici". In proposito abbiamo sentito il parere dell ex Sindaco, avv. Serafino Trento, il quale per ben due legislature ha retto la cosa pubblica, dal marzo 1965 al giugno 1966 e dal maggio 1988 al giugno del 1993. Ecco quanto ci ha dichiarato: "La deliberazione 235 della Giunta Municipale di Cariati – esordisce Serafino Trento – è di una gravità inaudita e, al di là di paroloni, non fa riferimento ad alcun fatto concreto che possa giustificare la pretesa asserita illegalità diffusa che vi sarebbe tra i dipendenti del Comune di Cariati. La Giunta Municipale ed il segretario generale hanno fatto solo un generico e immotivato richiamo alla esistenza di una "diffusa illegalità e consolidata mancanza di rispetto delle norme che regolano le attività della pubblica Amministrazione da parte dei dipendenti", senza alcuna specifica contestazione." In proposito l’ex Sindaco Trento continua: "Va evidenziato che gli impiegati comunali, attualmente in servizio, sono gli stessi che erano in servizio durante il periodo in cui Comune è stato retto dal commissario prefettizio dott. Carlo Ponte, che non sembra abbia mai mosso alcuna contestazione nemmeno simile a quelle mosse oggi dall’Amministrazione diretta da Arcudi ed erano in servizio durante il periodo in cui il Comune era guidato dal Sindaco Cataldo De Nardo, che oggi ha proposto la delibera in oggetto, quale segretario generale del Comune e, poi, dal Sindaco prof. Damiano Montesanto, i quali non hanno mosso i pesanti rilievi che oggi vengono mossi con la delibera 235". All’avv. Serafino Trento chiediamo se nel periodo in cui è stato sindaco, specie dall’88 al 1993, ha rilevato irregolarità o illegalità negli uffici comunali: "Durante la mia gestione del Comune, terminata nel 1993, e nella quale erano assessori l’attuale Sindaco Domenico Arcudi e l’attuale assessore Giuseppe Santoro, non abbiamo mai constatato episodi di illegalità o di violazione delle norme da parte dei dipendenti." Prosegue l’avv. Trento "Gli Amministratori del Comune di Cariati hanno l’obbligo non solo di specificare gli episodi riferiti a ciascuno dipendente (per non sparare nel mucchio) ma soprattutto, quali pubblici ufficiali, di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica di Rossano ed eventualmente alla Corte dei Conti per i provvedimenti di loro competenza, atteso che nella delibera in discussione si fa appunto riferimento a diffusa illegalità e violazione di norme". Proseguendo l’avv. Serafino Trento si chiede: "Non vorrei che la delibera 235 sia stata adottata per motivi diversi e cioè per giustificare la nuova struttura organizzativa del Comune fatta con la delibera n. 237, che a mio parere è manifestamente illegittima e che promuove impiegati che non ne hanno titoli, affidando loro responsabilità di singoli servizi con autonomia gestionale: (ad es. il servizio URP è stato affidato ad un dipendente di categoria C1 mentre a un dipendente di cat. D2 non è stato affidato alcun servizio). Con tale delibera – conclude l’ex sindaco di Cariati Serafino Trento - l’amministrazione Comunale di fatto ha esautorato i dirigenti, la cui funzione di responsabile è rimasta solo sulla carta, essendo stati nominati responsabili dei servizi e con piena autonomia altri impiegati senza titoli".


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