Il turismo a Cariati rimane una promessa
Leonardo Rizzo CARIATI – Dopo Pietrapaola ci spostiamo su Cariati e qui il turismo rimane una promessa e non diventa mai un campione. Alcuni imprenditori hanno creato strutture molto belle, capaci di richiamare un flusso turistico selezionato e duraturo. Esistono però anche qui problemi burocratici che non facilitano la risoluzione dei problemi e nello stesso tempo frenano lo sviluppo turistico. "Praticamente - ci hanno dichiarato alcuni imprenditori - si fa molto prima a costruire l’opera che avere un’autorizzazione amministrativa. Ma non è solo questa l’anomalia, ci dicono altri giovani operatori turistici, sul territorio di Cariati, forse unico in Italia, nelle aree di espansione è prevista una tassa "una tantum" che ogni imprenditore dovrà pagare al Comune su presunti abitanti teorici. Questa tassa non favorisce il turismo, anzi, lo affossa. "Senza dubbio questa tassa è un grave danno ed un freno al turismo cariatese – ci ha dichiarato l’arch. Leonardo Bruno, responsabile del residence turistico alberghiero "Gardenia", – non solo, ma lo danneggia terribilmente come in nessuna parte d’Italia e della Calabria. Ritengo che occorre prestare più attenzione alla salvaguardia del nostro patrimonio ambientale ed al miglioramento dei servizi primari (fogna, acqua, pulizia del paese). Mentre da noi – prosegue l’arch. Leonardo Bruno – esiste l’ambiente naturale, il paesaggio, il mare pulito e le spiagge ancora incontaminate, in altri posti l’uomo ha dovuto creare l’ambiente turistico intorno all’infrastruttura primaria. Negli ultimi tempi -conclude Leonardo Bruno – abbiamo notato un miglioramento nella presenza turistica specie del centro nord che si aggira intorno al 65% e questo è consolante perché vuol dire che la costa ionica cosentina viene apprezzata soprattutto per il clima, la tranquillità, l’ambiente naturale". Lasciamo Leonardo Bruno ed incontriamo Ranieri Benvenuti, studente in Ecomonia all’Università di Firenze appena arrivato da Fucecchio: "Ho scelto la costa ionica perché attratto dalla tranquillità, dalle acque chiare, ma soprattutto dalla spiaggia pulita e poco affollata". Gli fanno eco Massimo Schumann e la moglie Maria, che non sono nuovi a trascorrere le ferie in terra di Calabria. "Abbiamo preferito questo posto perché lo abbiamo trovato più accogliente, più tranquillo, più pulito di altri". Sempre nella stessa zona entriamo in altra struttura avvolta dal verde che ospita nel corso dell’anno circa tremila persone, si tratta del campeggio-villaggio con formula hotels "Vascellero. Qui incontriamo la responsabile Franca Corvino, una dinamica e instancabile donna che da buona romagnola si è tuffata nel suo lavoro con passione e determinazione. "Il nostro turismo – esordisce – ha dei periodi limitati, questo perché manca una proposta turistica promozionale della Regione Calabria. Mi piace ricordare che l’imprenditore calabrese spesso è solo, agisce in modo autonomo senza un’organizzazione ben collaudata per vendere il proprio prodotto. Voglio ancora ricordare che le amministrazioni non favoriscono il turismo e non sono amici degli imprenditori turistici, poiché invece di favorire le iniziative private le ostacolano. Sulla nostra struttura, - conclude Franca Corvino - abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi che sono poi frutto di sacrifici e rinunce, per porre all’attenzione nazionale e internazionale il nostro prodotto e per dare un maggiore impulso al nostro turismo, e soprattutto per raccogliere una clientela che possa consentire un’apertura del Villaggio da aprile a settembre". Mentre abbandoniamo il "Vascellero", nei pressi della barra d’ingresso incontriamo la signora Gabriella Batta con il marito e due figli appena arrivati da Milano, le chiediamo perché ha scelto la costa ionica e Cariati: "Io e mio marito siamo innamorati di questo posto, del suo meraviglioso mare, del verde del "Vascellero, Siamo "approdati" qui dopo essere stati in Sardegna, in Toscana ed in Romagna. Questo è il terzo anno consecutivo che veniamo a Cariati, conclude la signora Gabriella Batta – e posso confermare che ci troviamo a nostro agio".