Gli abitanti del Centro Storico protestano per la chiusura dell'Ufficio Postale






Leonardo Rizzo CARIATI – La chiusura degli uffici postali nei piccoli e grandi centri ormai è generalizzata. Una politica a dir poco scellerata da parte dell’Azienda Poste che manda su tutte le furie amministrazioni comunali e cittadini. Negli ultimi giorni assistiamo ad un fenomeno senza precedenti: disservizi che giorno dopo giorno aumentano aggravando una situazione ormai giunta al collasso. L’Azienda Poste, da quando è stata privatizzata, pur di risanare il bilancio chiude gli uffici senza pensare ai disservizi che provoca ed ai disagi che crea ai cittadini. Tra i "tagli", attuati dall’Azienda Poste, rientra anche l’Ufficio Postale di Cariati centro, uno dei più antichi della provincia cosentina. Infatti l’Ufficio postale di Cariati centro rimarrà chiuso quattro giorni alla settimana mentre sarà aperto al pubblico solo due giorni: lunedì e giovedì. Appena circolata la notizia è nato un movimento di protesta popolare che è sfociato nella costituzione di un comitato che immediatamente ha protestato presso l’Amministrazione comunale. Il Sindaco prof. Domenico Arcudi, pressato dai cittadini del centro storico di Cariati ha immediatamente inviato una nota di protesta al direttore della filiale Laganà di Castrovillari nella quale diffida l’Azienda Poste a chiudere l’Ufficio Postale di Cariati che sin dal 1800 svolge una funzione importante per la comunità cariatese. Nella lettera inviata al dirigente responsabile di Castrovillari, il primo cittadino di Cariati, fa rilevare il disservizio che si crea con la chiusura dell’Ufficio postale, non solo ai cittadini, ma alla stessa Amministrazione che ha come principale punto di riferimento per la propria corrispondenza e per tutte le pratiche amministrative proprio l’antico Ufficio Postale di Via XX Settembre. "Ritengo sia assurdo una decisione così drastica da parte dell’Azienda Poste – ci ha dichiarato il Sindaco Arcudi – prima come utenti e poi come cittadini e come amministratori ci rifiutiamo di accettare tale decisione. Non possiamo permettere che agli attuali disservizi se ne aggiungano altri – ha proseguito – rifiutiamo questo tipo di politica messa in atto dal nuovo gestore dell’Azienda Poste. Non abbiamo difficoltà a schierarci a fianco dei cittadini – conclude Arcudi - per tutelare un servizio importante e necessario, soprattutto per quei pensionati che non hanno la possibilità di recarsi presso l’ufficio postale di Cariati marina per eseguire le operazioni necessarie e per riscuotere la pensione". Intanto è cominciata la raccolta delle firme da parte dei cittadini di Cariati centro per protestare contro tale provvedimento. Abbiamo inoltre appreso, che la forma di protesta non si ferma alla raccolta delle firme ma è in atto una iniziativa ben più clamorosa: chiudere l’accesso al paese nei punti strategici quali il Ponte Nuovo e il Ponte. "Abbiamo deciso di attuare questo tipo di protesta - ci ha dichiarato Cataldo Caruso portavoce dei pensionati di Cariati centro, intenti a raccogliere le firme da inviare all’Azienda Poste – per creare disagi e difficoltà a quanti si dovranno recare al Comune, nel centro storico e nella Cattedrale. Se occorre – conclude – metteremo delle sbarre per evitare l’accesso al paese". Il Sindaco, appresa l’iniziativa dei pensionati di bloccare l’entrata del centro storico, si è detto disponibile a partecipare insieme a loro alla protesta in modo da richiamare l’attenzione dei massimi dirigenti dell’Azienda Poste con l’intento anche di continuare a dare un servizio più efficiente a tutti i cittadini e di salvare uno dei più antichi servizi del centro storico.


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