'NDRANGHETA: SCOPERTO BUNKER A ROSARNO IN CASA DEL BOSS PESCE
(AGI) - Rosarno (Reggio Calabria), 18 ott. - Un bunker e' stato rinvenuto dai carabinieri a Rosarno, nel reggino. I militari dell'Arma del comando provinciale, nella giornata di sabato, hanno fatto irruzione nella casa del boss della 'ndrangheta Francesco Pesce, classe 1978, latitante dal giugno scorso e da allora braccato dalle forze dell'ordine. La notizia del blitz e' trapelata solo nel tardo pomeriggio di oggi. Secondo quanto appreso dai carabinieri, il covo sarebbe stato ricavato all'interno del garage dell'abitazione di Pesce e al quale si accedeva grazie ad una botola in ferro. I militari del comando provinciale di Reggio Calabria, che hanno operato con il supporto dei colleghi della compagnia di Gioia Tauro, sono convinti che il bunker fosse stato usato nel recente passato, ma al momento non sono in grado di dire se Francesco Pesce avesse trovato riparo in quel covo negli ultimi giorni. A parte l'allaccio dell'elettricita', infatti, non ci sarevvero segni evidenti di un passaggio recente. In casa, i militari hanno trovato la moglie del latitante, il figlio e la sorella di Pesce. Questi, come detto, e' ricercato dal giugno scorso perche' colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Reggio Calabria, su richiesta della Distrettuale antimafia reggina, nell'ambito dell'inchiesta denominata "All inside". L'accusa nei confronti di Pesce, detto "Testuni" come il padre Antonino (ergastolano) per altro, e' quella di occupare una posizione di vertice in seno all'omonima famiglia di 'ndrangheta di Rosarno.