ORMAI E' POLEMICA APERTA TRA IL PD E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SONO I PRIMI EFFETTI DELL'IMMINENTE CAMPAGNA ELETTORALE ? - CARIATI: MARIO SERO (PD) INSISTE: IL VIAGGIO IN ARGENTINA E' UNA SPESA INUTILE
CARIATI - Pasquale Loiacono - La “missione” argentina del vice sindaco Cataldo Perri sta sollevando un autentico vespaio, giacché alle critiche espresse dal capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Mario Sero, è seguita la replica, stizzita, di Palazzo Venneri, sede della municipalità cariatese.
Antefatto a beneficio dei lettori: la giunta civica aderisce all’invito dell’associazione “Sibariti nel mondo” di inviare oltreoceano il Perri al fin di rendere omaggio all’illustre concittadino Antonio Hugo Caruso, figlio di cariatesi emigrati in quel continente negli anni ’30 del secolo scorso.
Ma sorgono le polemiche sui costi della “missione”: “Ha senso impegnare capitoli di spesa – commenta Mario Sero - in periodi di grande recessione, finalizzati alla ricerca delle comuni radici della identità nostrana trapiantata in altre parti del mondo?”
Per Mario Sero siamo dinanzi alle “solite bugie dell’esecutivo guidato da Filippo Giovanni Sero, il quale non perde tempo, in pieno periodo elettorale, di tessere le classiche tele delle menzogna, assurte, ormai, a sistema di governo”.
E spiega il Sero (Mario): “Per fortuna che c’è internet e nulla si può nascondere. Difatti non è assolutamente vero che il comune di Cariati sia stato invitato a partecipare alla cerimonia di premiazione del nostro amato Hugo Caruso. È vero, invece, che il vice sindaco ha chiesto di essere presente in Argentina attraverso una mail, inviata all’indirizzo http://www.agenciacomunas.com.ar/nota.asp?notaid=54996, che voglio riportare integralmente: “Sono Cataldo Perri vicesindaco di Cariati (lo stesso paese d'origine dei genitori di Antonio Hugo Caruso ). Ho conosciuto Caruso nel 2005 a Buenos Aires quando ho portato un mio spettacolo di teatro e musica dal titolo Bastimenti ispirato alla storia di mio nonno emigrato in Argentina e mai più ritornato. Cerco di comunicare col dr. Caruso. Vi sarei grato se poteste inviarmi il suo indirizzo mail e il telefono. Grazie. Cataldo Perri.”
Il capogruppo del Pd rifugge ogni intenzione “che inneschi reazioni a catena”, ma ritiene indispensabile un “ripensamento generale sulle politiche camuffate da azioni culturali, le quali, in realtà, sono indirizzate unicamente all’anelito, umano, di viaggiare per il mondo a spese della collettività: a chi non piacerebbe confrontarsi con altre culture ed altre civiltà?”
Portare l’immagine di Cariati nel mondo, ritiene Sero, è un “espediente per promuovere la propria personale immagine, al solo scopo di raggranellare fama e quattrini a suon di tarantella”.
Si abbia, dunque, un “sussulto di dignità, cominciando, ad esempio, a non spendere i quattrini dei cittadini per usi impropri, come quelli delle chiamate personali attraverso telefoni fissi e mobili, mentre, anche a Cariati, c’è gente che non riesce a mettere assieme il pranzo e la cena. Si smetta, per favore, di elargire a destra e a manca improbabili compensi per consulenze virtuali, mentre aumentano i bisogni elementari di una popolazione silente e fiera, che mai si recherà nel Palazzo ad elemosinare prebende, riservate ai soliti noti”.
In ultima analisi: “L’esecutivo, magari con qualche eccezione ridotta al forzato silenzio, s’interroghi sul malaffare che ha elevato a dignità di governo, e si chieda, in un sussulto di fierezza, se sta davvero facendo gli interessi di Cariati o quelli, meschini, delle famiglie che opprimono la svolgimento della civile convivenza”.