ULTIME SUL’OSPEDALE – TUTTI I SINDACI DELLA COSTA IONICA A CONFRONTO, A MIRTO CROSIA, PER GLI OSPEDALI DI CARIATI E TREBISACCE La scelta degli ospedali riuniti di Rossano e Corigliano, per i sindaci, “non è adeguata alle esigenze dell’intero territorio”






MIRTO CROSIA – Pasquale Loiacono - Sul futuro affatto roseo della sanità prossima ventura non si molla.
Così i sindaci di tutto lo Jonio cosentino, praticamente in assemblea permanente, si sono ritrovati nella delegazione municipale di Mirto per fare il punto della situazione.
La parola d’ordine è cercare fino allo spasimo di ridisegnare il Piano di rientro sanitario con qualsiasi mezzo democratico e civile, a cominciare da un confronto tecnico con il commissario governativo, e presidente della Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Le rivendicazioni del sindaco di Cariati, Filippo Giovanni Sero, sono condivise da tutti (o quasi) i primi cittadini, compresi quelli dell’Alto crotonese.
La scelta degli ospedali riuniti di Rossano – Corigliano “non è adeguata alle esigenze dell’intero territorio”, ecco perché è necessario che i presidi di Cariati e Trebisacce continuino nella loro piena attività.
Insomma, la proposta del commissario – governatore appare palesemente squilibrata, perciò è necessaria una verifica obiettiva ed imparziale, anche di tipo geografico e demografico.
Viviamo in un territorio, dicono i sindaci, “già defraudato: senza una strada decente, con una ferrovia praticamente chiusa e dopo i trasferimenti di fondi statali dirottati in altre direzioni, anche la sanità pubblica subisce un scippo incomprensibile”.
Se a ciò si aggiungono “i quotidiani tentativi intimidatori di chi vuole capovolgere la verità con la rappresentazione di alcuni eventi in maniera distorta, siamo alla stretta finale”.
Il riferimento è ai presunti tafferugli occorsi a Palazzo Alemanni, a Catanzaro, ed alla pacifica contestazione al governatore, in quel di Cosenza, “passata dai media nazionali come un agguato”.
Ed al “monologo di un consigliere regionale rossanese (il riferimento è a Giuseppe Caputo, ndc) che, ovviamente cura il suo orticello a danno dell’intero territorio non rendendosi conto di danneggiare la sua città”, i sindaci rispondono non abbandonando “la speranza prima di una lotta più incisiva”.


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