OSPEDALE – TENSIONE AL MASSIMO IN TARDA SERATA I CITTADINI OCCUPANO LA SS 106 PROPRIO NEI PRESSI DELL’OSPEDALE – IL SEGRETARIO DEL PD SERO, INVITA CAPUTO AD ABBASSARE I TONI E GLI CHIEDE UN INCONTRO PUBBLICO, PACATO E SERENO






CARIATI – Sospeso il blocco stradale sulla 106 a nord del Paese, in contrada San Cataldo, nella tarda serata occupa la statale 106, all’altezzadell’ospedale. La popolazione decide la strategia della “distrazione”, una sorta di proteste a singhiozzo, senza annunci preventivi, a sorpresa e, soprattutto, con azioni sempre più eclatanti.
Intanto monta la polemica, causata dai recenti episodi catanzaresi e cosentini, che è tutta incentrata su due modi opposti di “sentire” le cose.
Fausto Sero, segretario locale del Partito democratico, replica ad una nota del capogruppo del Pdl nel consiglio comunale di Corigliano, pubblicata ieri, che stigmatizzava certi suoi atteggiamenti “aberranti e di una gravità assoluta” in ordine a precise critiche mosse al consigliere regionale Giuseppe Caputo.
“Io non diffondo veleni, né odio. E mi chiedo: che c’entra tutto questo con la sanità? È possibile che non si possa discutere senza offendere?. Se credo a Caputo quando dice di battersi per l’ospedale di Cariati, come faccio a non dare credito a 15 sindaci che riferiscono il contrario?”
Sero ripropone i suoi quesiti: “È vero che gli ospedali di Cariati e Trebisacce sono chiusi? È vero che nella Sibaritide il rapporto tra posti letto ed abitanti è intorno all’uno per cento mentre la norma nazionale stabilisce un parametro che deve essere almeno del 4 per cento? È vero che gli ospedali di Acri, Rossano e San Giovanni in Fiore sono stati “salvati” (ed io sono felice) nello spazio di una notte perché feudi, rispettivamente dei Trematerra, di Caputo e del primo governo di destra della storia sangiovannese?”.
Sero reclama una risposta: “Caputo risponda non a me, ma ai sindaci, che, guarda caso, dicono le mie stesse cose. E si legga quel che mi scrive o che si fa scrivere dallo stesso personaggio che mi rivolge attenzioni da circa un decennio”.
Il segretario del Pd a Caputo non riconduce alcuna colpa dell’attuale situazione sanitaria, ma egli “deve convenire che molte cose non quadrano, soprattutto nei riguardi del prossimo fiorire di strutture private nella nostra zona: come faremo a spiegare ai cittadini uno scenario simile quando si chiude senza ragione la sanità pubblica?”.
Insomma, Sero invita Caputo ad abbassare i toni e gli chiede un “incontro pubblico, pacato e sereno”.
Perché quaggiù “non c’è alcun sistema mafioso o ‘ndranghetistico da difendere, ma solo il diritto della nostra gente ad essere curata al meglio e nelle migliori condizioni”.




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