L’Amministrazione comunale respinge al mittente le critiche e le illazioni - MARIO SERO (PD): “PALAZZO VENNERI SI STA TRASFORMANDO IN UN’AGENZIA DI VIAGGI”
L’Amministrazione comunale respinge al mittente le critiche e le illazioni - MARIO SERO (PD): “PAZZO VENNERI SI STA TRASFORMANDO IN UN’AZENZIA DI VIAGGI”
CARIATI - Pasquale Loiacono - Sta suscitando polemiche la delibera n. 72 del 21 aprile scorso adottata dalla giunta municipale con la quale si aderisce, su invito dell’associazione “Sibariti nel mondo”, alla premiazione dell’ottavo concorso letterario che si tiene oggi in Argentina.
Considerato che l’evento d’oltreoceano premierà anche lo scrittore americano Antonio Hugo Caruso, di origini cariatesi, l’esecutivo ha deciso d’inviare in loco il vice sindaco Cataldo Perri.
La spesa preventivata è di 900 Euro, relativamente alla realizzazione di 4 medaglioni raffiguranti Herakles, il simbolo della città, e all’acquisto di libri di autori calabresi.
Ma non ci sta il capogruppo consiliare del Partito democratico, Mario Sero: “D’accordo implementare la cultura in ogni suo aspetto, ma ora mi pare che con questi viaggi all’estero si stia davvero esagerando, specie in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo tutti: prima la carovana per la Germania di qualche settimana fa che ci è costata 8.500 Euro, adesso la trasvolata oceanica: non sarebbe stato meglio devolvere questo bel po’ di quattrini alla protezione civile impegnata per il terremoto dell’Abruzzo?”
Per il rappresentante del Pd, le “gitarelle” in periodi di campagna elettorale sono sospette: “In terra tedesca non si è persa l’occasione per questuare voti alle prossime provinciali e, magari, promettere mari e monti ai nostri emigrati i quali, invero, grazie al cielo, non hanno assolutamente bisogno di garanzie o speranze”.
Tutt’altro discorso è la “missione” argentina: “Con tutto il rispetto delle centinaia di cariatesi emigrati nelle Americhe il secolo scorso, non penso che Cariati abbia i mezzi per omaggiare ed esprimere riconoscenza a tutti i concittadini e figli di concittadini che portano alto il vessillo del luogo d’origine con fierezza ed onestà in ogni campo del lavoro e del sapere. Penso, invece, che la gratitudine si debba esprimere ha chi ha avuto il coraggio di rimanere in questa terra; a quelli che, scegliendo di vivere nella terra dei padri soffrono ogni giorno: disoccupati, precari, braccianti agricoli, pensionati, lavoratori dipendenti, oltraggiati quotidianamente anche da questi piccoli, grandi sperperi di denaro pubblico”.
Insomma, Palazzo Venneri “si sta trasformando in un’agenzia di viaggi o, meglio, nella filiale di una nota agenzia di viaggi, da cui dipendente un membro della giunta civica, che organizza tutte le scampagnate estere dell’esecutivo. Ma consoliamoci: un assessore che soffre il mal d’aereo, per fortuna, c’è”.
Ma le critiche sono decisamente respinte al mittente dalla coalizione di maggioranza che sostiene l’esecutivo del sindaco Filippo Giovanni Sero: “Siamo convinti che la strada della promozione culturale, che noi intendiamo nel significato più pieno del termine, alla fine porterà i suoi frutti. In sostanza, si tratta di un investimento che ci consentirà di uscire dal tunnel di retroguardia inscenato proprio da personaggi come Mario Sero, già assessore civico nella passata legislatura e quindi responsabile, in prima persona, di una concezione della politica miope o, per dirla tutta, mirata esclusivamente a tutelare gli interessi di pochi”.