OSPEDALE: IL SINDACO DI CARIATI REPLICA ALLE ACCUSE DI SCOPELLITI: CONTESTAZIONE DURA MA PACIFICA SERO: NON CI ARRENDEREMO A DIKTAT SCOPELLITI






DICHIARAZIONE DEL SINDACO AVV. FILIPPO SERO

Cariati (Cs), «Ancora una volta si travisa la realtà. Da quanto mi hanno riferito, non avendovi partecipato, quella di oggi pomeriggio a Cosenza è stata soltanto una contestazione dura, ma pacifica. Si è urlato, sono stati usati i fischietti, ma non è stato rotto alcun vetro. Non c’è stato alcuno spintone e non è stato arrecato alcun disservizio. Il vero dramma è che un sindaco ha dovuto iniziare lo sciopero della fame per poter essere ricevuto dal Presidente della Regione. non si è mai verificata una situazione del genere. Con questo atteggiamento il Presidente SCOPELLITI ha dimostrato scarsa sensibilità istituzionale. Mi sono assunto, infatti, sulle spalle il compito di contenere la legittima reazione popolare verso chi sta calpestando i diritti più elementari delle comunità della Sibaritide e dell’Alto Crotonese. Proprio attraverso questa iniziativa il Sindaco di Cariati ha dimostrato di essere spinto da quel rispetto istituzionale che evidentemente manca completamente al Presidente della Regione Calabria. È facile prevedere che le manifestazioni di reazione di queste comunità, mortificate ed umiliate nella loro dignità di cittadini, monteranno sempre più nei prossimi giorni. La responsabilità è da attribuire solo ed esclusivamente, ed in maniera plateale, al Presidente SCOPELLITI il quale ha rifiutato ogni confronto con i Sindaci del territorio legittimi rappresentanti delle istanze delle loro comunità. È grave che un Presidente di Regione travisi scientemente i fatti, attribuendo un’aggressione consumata all’interno della residenza, ai danni di un gruppo di Sindaci, da parte di un soggetto che si è per altro rifiutato di qualificarsi, e non si erga invece a difesa degli stessi sindaci, dimenticando che questi sono investiti dal voto popolare. Il dovere di difendere i sindaci, da parte del Presidente, è reso palese dalla circostanza che l’aggressione è avvenuta proprio nella presidenza della regione. Sappia comunque il Presidente che i Sindaci della Sibaritide e dell’Alto Crotonese, e le comunità degli stessi territori non si arrenderanno mai ai suoi diktat e reagiranno con ogni mezzo e con ogni iniziativa legittima e democratica».

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