SANITA': MUSI (PD), REGIONE DESTINI MENO RISORSE ALLA POLITICA
(AGI) - Catanzaro, 13 set. - "Il Pd e' solidale con le popolazioni calabresi preoccupate, come sta avvenendo nella cittadina di Cariati e del suo hinterland, per le ricadute del nuovo piano di rientro del deficit sanitario che la Giunta regionale sottoporra' al Governo nei prossimi giorni". Lo afferma il sen. Adriano Musi, commissario regionale del Pd, che aggiunge: "Siamo consapevoli che la situazione e' complessa e che le misure da attivare sono ormai una necessita'. Del resto, non si riparte da zero. Negli anni si sono accumulati ritardi, ma sono stati compiuti sforzi importanti, come la riforma organizzativa e l'istituzione della Stazione Unica Appaltante, apprezzata dallo stesso presidente Scopelliti, destinata a produrre risparmi anche sulla spesa sanitaria. In questi giorni - aggiunge - e' bastata qualche indiscrezione sulle scelte del governo regionale per creare tensioni e azioni eclatanti nei diversi territori calabresi, preoccupati per le sorti dei presidi ospedalieri di riferimento. Il piano dovra' produrre servizi efficienti eliminando gli sprechi, per il rilancio del sistema sanitario calabrese. Ma per fare cio' - continua - c'e' bisogno di un approccio vincolato all'assunzione di parametri e criteri universali sull'intero territorio calabrese, senza privilegi e senza mortificazioni. C'e' bisogno, nel contempo, di coniugare un rapporto complementare tra sistema pubblico e sistema privato, in una visione unitaria, capace di abbattere doppioni e diseconomie ovunque esse si annidino. Non e' perseguibile una politica fondata sulla logica di due tempi, intervenendo solo sul pubblico rinviando il resto a data da destinarsi, ne e' possibile piegare il diritto alla salute a criteri di contabilita'. E c'e' bisogno - sostiene Musi - di un rapporto autorevole nei confronti del Governo centrale che deve garantire alla Calabria le risorse necessarie al risanamento del sistema sanitario calabrese, come gia' avvenuto per altre regioni del Paese. Questo implica una gestione oculata delle risorse economiche della Regione. L'aumento dei costi delle strutture del Consiglio regionale, di cui si apprende in questi giorni, - fa rilevare Musi - non va pero' in questa direzione. La popolazione calabrese e' pronta a sacrifici, ma nell'ambito di scelte che salvaguardino i livelli minimi di assistenza soprattutto nei centri piu' periferici. Quindi - conclude - chiediamo che la Regione destini meno soldi alla politica e piu' risorse ai servizi sanitari".