MANDATORICCIO – FURTO SACRILEGO NELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE LAVORATORE: RUBATO UN CROCIFISSO DI OTTONE
MANDATORICCIO – Pasquale Loiacono - “Un atto sacrilego, ai confini della vergogna umana e civile”.
È il commento, amaro, del sindaco di Mandatoriccio, Angelo Donnici, che commenta il furto, occorso venerdì scorso, ma trapelato solo ieri, di un crocifisso in ottone di circa 80 centimetri.
Secondo quanto abbiamo potuto apprendere, nel tardo pomeriggio di venerdì scorso i profani si sono introdotti nella Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, nel Borgo di Mandatoriccio Mare, amena località turistica sullo Jonio cosentino.
Dopo aver divelto il contenitore delle offerte (pochi spiccioli), hanno tentato di asportare il tabernacolo con le ostie consacrate: fortunatamente l’azione non è riuscita.
Quindi si sono rivolti al Cristo crocifisso e lo hanno asportato.
Don Natale Caruso, da noi contatto, non proferisce verbo: ordini superiori.
Ma indignato, profondamente indignato, è il sindaco Angelo Donnici: “Un atto particolarmente grave che scuote le coscienze dei miei concittadini e che offende tutta la comunità. Noi ci auguriamo che si tratti di un gesto isolato, magari determinato da una ragazzata. Come sindaco, invito gli autori dell’ignobile gesto a volere riconsegnare al parroco, ed alla pietà dei fedeli, il simbolo trafugato. Magari nottetempo, senza che nessuno li veda. Magari in un altro Comune della zona, ma vi prego, fatelo”.
Al sacerdote Don Natale va la solidarietà del sindaco di Cariati, Filippo Giovanni Sero, che in questi malinconici giorni sta digiunando per la nota questione dell’ospedale “Cosentino”, con un appello ai blasfemi: “Ridate quel che avete tolto alla pietà popolare. Fatelo in nome dell’appartenenza ad un popolo che non ha bisogno di altri scippi”.