LE ULTIME SULL’OSPEDALE: CARIATI E TRBISACCE UNITI NELLA LOTTA – SU INIZIATIVA DEL COMITATO SPONTANEO: DOMENICA SCIOPERO DELLA FAME DI TUTTA LA POPOLAZIONE; LUNEDI’ TUTTI GLI STUDENTI (PRIMO GIORNO DELL’ANNO SCOLASTICO) MANIFESTERANNO; E’ INIZIATO LA RACCOLTA DELLE SCHEDE ELETTORALI; MARIO SERO CHIEDE IL COINVOLGIMENTO DEI COMUNI DEL TIRRENO
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REDAZIONALE – Difesa ad oltranza dell’ ospedale “Vittorio Cosentino”: il sindaco Filippo Giovanni Sero continua lo sciopero della fame iniziato 4 giorni fa.
La protesta si sta allargando a macchia d’olio anche nelle comunità dell’Alto Jonio dove ieri i primi cittadini (che hanno invitato a partecipare il Sero) si sono confrontati a Francavilla, con l’obiettivo di condividere iniziative nella consapevolezza che il Piano regionale di razionalizzazione della sanità penalizza tutto il territorio.
Le iniziative dei prossimi giorni proposte dal comitato spontaneo di “difesa: domenica mattina tutta la popolazione manifesterà nell’ospedale con un’intera giornata di digiuno.
Lunedì 13, primo giorno di scuola, gli studenti degli istituti di ogni ordine e grado, compresi quelli del vasto circondario, manifesteranno pacificamente, sempre a Cariati, in un corteo di protesta organizzato in collaborazione con l’attivissimo gruppo di giovani de “Le Lampare”.
“Intanto – spiega il portavoce del gruppo, Mimmo Formaro - si stanno raccogliendo tutte le schede elettorali da restituire al Prefetto di Cosenza” , mentre si fa sempre più insistente l’ipotesi delle dimissioni di massa di tutti i consigli comunali del Basso Jonio.
Tutto in attesa del fatidico 16 settembre, quando il presidente della regione, Giuseppe Scopelliti, incontrerà nuovamente i sindaci.
L’obiettivo dichiarato è quello di non abbassare la guardia e di tenere sempre alta una tensione che rischia di deflagrare da un momento all’altro.
Sarà convocato, infine, un consiglio comunale congiunto con tutti i comuni del territorio interessato e Mario Sero (Pd) annuncia che è necessario coinvolgere anche l’Ente Provincia, giacché “il problema tocca tutti, dal Tirreno allo Jonio: ecco perché è necessario restare uniti, bandendo ogni divisione”.
Nel frattempo il Vescovo della Diocesi Rossano – Cariati, Santo Marcianò, ha inviato il messaggio che abbiamo già pubblicato in altra pagina.