RISSA TRA DUE FAMIGLIE A CIRO' MARINA, SETTE ARRESTI
(AGI) - Ciro' Marina (Crotone), 4 set. - Violenta rissa, anche con bastoni e coltelli, tra due famiglie a Ciro' Marina, nel Crotonese, che solo grazie all'intervento dei carabinieri non si e' trasformata in tragedia. I militari, con non poche difficolta', hanno cercato di separare i protagonisti della lite, sette, ma gli stessi, incuranti della presenza degli uomini dell'Arma, hanno continuato a picchiarsi con calci e pugni tra mobili rovesciati, vetri rotti e urla. Visto il numero dei partecipanti alla rissa sono dovute intervenire piu' pattuglie per cercare di calmare gli animi, mentre erano spuntati anche un coltello e due bastoni in legno con parti in ferro, un coltello da punta e taglio, un bastone lavavetri in legno e un bastone di un ombrellone con punta acuminata in metallo. Quattro uomini e tre donne sono state arrestate e portate in caserma con le accuse di rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e per tre di loro e' scattata anche la denuncia per porto abusivo di arma ed oggetti atti ad offendere con l'aggravante dell'essere stati usati in presenza di piu' persone. Alla base del litigio vi sono screzi tra le due famiglie, Tridico e Cerminara, dissapori nati a causa della presenza di famiglie di rumeni in un appartamento in via Marconi e di proprieta' della famiglia Tridico, appartamento situato di fronte all'abitazione della famiglia Cerminara. I litigi degli ultimi giorni e gli screzi tra i due nuclei familiari sono poi degenerati nella violenta rissa. A seguito della lite due delle sette persone coinvolte sono state medicate dai sanitari del locale. I quattro uomini dei due nuclei familiari sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza mentre le tre donne sono state condotte presso il proprio domicilio, nella mattinata odierna tutti sono comparsi davanti al Giudice del Tribunale di Crotone, Lucente, che dopo aver convalidato gli arresti ha condannato i due capi famiglia, che hanno scelto il rito abbreviato, Giovanni Tridico, quarantasettenne, condannato a 8 mesi di reclusione ed Antonio Cerminara, sessantaduenne, condannato a 1 anno di reclusione, mentre per i restanti cinque e' stato disposto l'obbligo di firma.