ESTATE 2010 – PER TOMMASO CRITELLI “UNA STAGIONE DA DIMENTICARE – LA FREGATURA DELLA BANDIERA BLU: “QUI GATTA CI COVA”




CARIATI - Pasquale Loiacono “Non c’è nessuna estate da incorniciare: questa stagione è solo da dimenticare, altro che boom”.
Parola di Tommaso Critelli, consigliere comunale di opposizione della “Lista per Cariati”, in quota Udc, che così rincara la dose: “A fronte di una sobria ed intelligente programmazione allestita dalle associazioni e dal governo locale, non è corrisposto un controllo del territorio altrettanto attento. Penso alla sporcizia che è regnata sovrana in tutte le contrade del territorio a vocazione turistica”.
Critelli si riferisce, in particolare, a Santa Maria, zona a sud dell’abitato: “Non c’è mai stato un giorno in cui i rifiuti fossero regolarmente raccolti e smaltiti. Se abbiamo taciuto fino ad ora è solo per lo sconfinato affetto che nutriamo per la nostra città e per evitare, come dicono dal Palazzo, un ritorno di immagine negativo. Ma la verità è che, ne sono testimoni centinaia di turisti, lo sporco ha caratterizzato questa stagione turistica: mai si era assistito a vergognose montagne di pattume”.
L’esponente dell’ Udc rammenta, “ora che siamo soli”, le “innumerevoli” criticità che hanno caratterizzato la stagione estiva: “Servizio di trasporto pubblico inesistente o assolutamente poco credibile; lungomare ridotto ad un bazar; spiagge assolutamente impraticabili; acqua potabile chimera nel centro storico; traffico caotico, disorganico e confuso quando a regolarlo c’erano gli ausiliari (di questi se ne poteva fare a meno) mandati letteralmente al massacro da una pianificazione allegra e senza competenze; parcheggi inesistenti, nonostante i proclami; commercio senza regole; angoli “nascosti” della città ridotti a pattumiera”.
Il rappresentante dell’Udc punta l’indice contro la “Bandiera Blu 2010”: “Che sia stata assegnata non per merito, ma per qualche recondita ragione, è un fatto certo, dimostrato dall’incredibile discrepanza tra fattori “reali” e “virtuali”, quelli, cioè, autocertificati ma esistenti solo nel mondo dei sogni. Dove erano, e dove sono, ad esempio, le piste ciclabili? E perché, nonostante fosse espressamente richiesto dalla Fee (la federazione europea che assegna il vessillo, ndc) non sono mai state fatte le campionature quindicinali delle acque di balneazione?”.
Sotto sotto, gatta ci cova: “C’è un grande imbroglio che si ripercuoterà negativamente sul prodotto Cariati, perché se non c’è stata rispondenza alcuna fra quanto autocertificato e quanto offerto ai gentili ospiti, dobbiamo aspettarci un calo vertiginoso di presenze nella prossima stagione, giacché chi ha beccato la classica “fregatura” difficilmente ritornerà”.



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