OSPEDALE: SI PROFILA LA SCONFITTA DELLA MAGGIORANZA SUL PROBLEMA DEL "COSENTINO" - BOMBINO: "E' CADUTA LA MASCHERA DEL SINDACO G. F. S., DER PROVINCIALE L. T. E DELLA MAGGIORANZA. QUESTI SIGNORI HANNO CONTRIBUITO ALLO SFASCIO MORALE, ORGANIZZATIVO ED ECONOMICO DI CARIATI"








CARIATI – Pasquale Loiacono - Questione ospedale: si ricomincia. E si ricomincia senza sapere dove andare a parare, tanto la vicenda è ingarbugliata al di la di ogni ragionevole dubbio.
Esattamente un anno fa si era in pieno clima di contestazione popolare, con la gente che era scesa in strada ergendo barricate che per tre giorni paralizzarono tutta la Calabria jonica.
Sono quelle che Raffaele Bombino, responsabile sindacale della sigla Rdb – Usb, ricorda come le “4 giornate di Cariati”, di cui egli fu profondo sostenitore.
Cosa è cambiato? A cosa è servita quella quasi “sommossa?”
“Forse a lacerare rapporti insanabili tra chi amministra e chi è amministrato”, spiega Bombino, che rammenta: “La maggioranza di Palazzo Venneri (la sede della municipalità, ndc) è stata costretta ad accodarsi dalla furia popolare che, inferocita, invitava ad intraprendere la via dell’unità, anche per scongiurare il ripetersi di azioni simili a quelle del maggio 2007, quando membri della civica amministrazione cavalcarono la protesta, dopo averla biasimata, occupando la ferrovia”.
A tanta distanza di tempo, a parere del sindacalista, e considerati i risultati, si trattò “di una inutile farsa per camuffare il loro dissenso”.
E adesso, a che punto siamo?
“È caduta ormai la maschera del sindaco, Filippo Giovanni Sero, del consigliere comunale Leonardo Trento e di tutta la maggioranza, più interessata ad faccende che non a risolvere problemi come quelli della sanità locale. Abbiamo il diritto di sapere com’è stata gestita la vertenza sollecitata dalla Rdb - Usb e sostenuta dai cittadini che in questo momento stanno sopportando i sacrifici maggiori, pagando un prezzo altissimo in termini di sicurezza sanitaria ed economica. Il sindacato che rappresento, dal 2006 che esorta il governo locale ad assumere iniziative serie. Ma, evidentemente, non è bastato”.
Perentorio: “è stato condotto su un binario morto da questa amministrazione: il sindaco continua convocare inutili consigli comunali aperti, puntualmente disertati, consapevole egli stesso di aver ucciso anche la speranza di futuro per questa città”.
Bombino tracima: “Certo terrorismo politico, con la convivenza di qualche pseudo dirigente medico, ha fatto fallire il progetto di day surgery, non sostenendo medici capaci di continuare il percorso virtuoso di sanità nel nostro territorio e favorendo a tutti i costi l’amico che si preparava all’elezioni (poi perdute)”.
Per la cronaca, lo sciopero del 2009 si concluse con un solenne documento sottoscritto in prefettura dalle parti ma, commenta Bombino, “quando ad ottobre, dopo due mesi senza nulla di fatto, sollecitai il sindaco per un ulteriore confronto con il prefetto, qualcuno firmò un accordo diverso, che cancellava definitivamente la speranza, da quello ottenuto col sacrificio della gente. Io solo fui contrario”.
Oggi, dopo un anno, “abbiamo solo 6 posti di geriatria, con i locali non ancora in completa sicurezza: nessuno fiata, nonostante il pericolo costante di ammalati ed assistenti relegati in una sorta di limbo dantesco. Senza contare i servizi che ci vengono scippati un giorno si e l’altro pure”.
Il sindacalisti tira le somme: “È evidente che i gruppi dirigenti al potere al comune a all’ospedale sono impresentabili, e chi li elegge ad interlocutori validi, commette un gravissimo errore”.
Più chiaro: “Con questi signori è impossibile trattare, giacché essi hanno assistito prima e collaborato attivamente poi allo sfascio morale organizzativo ed economico di questa città, consentendo che la cosa pubblica diventasse retrobottega di clientele”.
L’estate è proprio finita.


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