IL SINDACO DI CARIATI PERDE LE STAFFE ED AGGREDISCE (VERBALMENTE) IL DIRETTORE DEL PONTE-ONLINE – "VOGLIONO METTERE IL BAVAGLIO AL PONTE-ONLINE" - VERGOGNA
REDAZIONALE – A Cariati si è toccato il fondo della convivenza pacifica e civile; della libertà di espressione e di parola; dell’autodeterminazione delle persone e del pensiero.
Passino, ma non troppo, gli atti vandalici di danneggiamento alle strutture che ospitano la redazione del nostro giornale online (ci hanno costretto ad impiantare un sistema di telecamere); passino, ma non troppo, le minacce verbali, brutalmente riferite nottetempo da un funzionario comunale direttamente via telefono (fra l’altro di servizio) al direttore e ad un redattore del “Ponte”; passino, ma non troppo, le aggressioni di certi stolti “professorini” usi unicamente alla “spartogna” (termine coniato, in tempi non sospetti, proprio dal docente allo sbaraglio); ma non può essere sottaciuta l’orda barbarica del SINDACO IN PERSONA, Filippo Giovanni Sero, il quale, in preda di chissà quale delirio di onnipotenza, o forse pensando di essere un “podestà” d’altri tempi, è venuto senza farsi annunziare nella sede del ponte-online.
Ed è stata l’ecatombe della democrazia.
Il primo cittadino, in balia di un raptus di inaudita aggressività, ci ha coperti di improperi.
Proprio a casa nostra, la stessa dimora della quale egli ha approfittato per anni, quando era un perfetto sconosciuto.
La collera del Sero ha dello spaventoso: può un sindaco, invece che placare gli animi dei suoi esagitati compagni di viaggio, ingiuriare, peraltro usando linguaggio scurrile, volgare e sconcio, un cittadino?
Può il garante della legalità debordare fino al punto di intrufolarsi nelle altrui dimore allo scopo unico di scaricare una serie di contumelie all’indirizzo di chi esercita la professione, o la passione, di informare?
Lorsignori, evidentemente, sono alla frutta, se da qualche tempo si scagliano contro chi esercita, legittimamente e senza pensare di essere i depositari del “verbo”, il compito di “essere” vigili sugli accadimenti cariatesi.
Vogliono tapparci la bocca ?
Caro sindaco FILIPPO GIOVANNI SERO, non ci riusciranno. Non ci riuscirà lei e nemmeno i suoi “amici” : abbiamo le spalle larghe grazie al consenso della pubblica opinione che giornalmente ci chiama per mettere in evidenza le disfunzioni del paese di cui lei è sindaco.
La libertà di stampa è sancita dalla Costituzione (art. 21) se al sindaco non piace un articolo, se non gradisce una satira non è colpa nostra, Il primo cittadino del paese avrebbe il dovere di difendere la libertà di stampa e di garantire la sicurezza e la legalità dei cittadini. Che delusione !!!!! “Riconosco di aver fatto un grave errore – sostiene il direttore del Ponte-online - nel momento in cui ho dato la mia fiducia ed il mio voto a chi ci governa. Oggi mi accorgo che quella fiducia e quel voto è andato sprecato. Sono certo che molti altri cittadini hanno preso la stessa fregatura. Per fortuna il tempo sta per scadere”.
Faccia un esercizio che fa bene all’anima ed alla coscienza (sempre se ne ha una): SI VERGOGNI.