LA SANA SATIRA DEL PONTE-ONLINE "LA BALLATA DELL'ELETTRECISTA " - OGNI RIFERIMENTO A FATTI, CIRCOSTANZE O PERSONE E' PURAMENTE CASUALE
C’è poco da fare: la iella è iella. E quando non si hanno attributi da palpare, come insegna Pippi Calzelunghe, non ci sono santi.
I nostri amati amministratori avevano deciso di godersi una meritata vacanza nelle più disparate località italiane, ma ecco che l’ostacolo è alle porte: come fare a partire quando in questo cavolo di paese ne succedono di cotte e di crude?
Pneumatici tagliati; vetri rotti e sfondati; barche rubate; pescherecci saccheggiati; lungomare distrutto da quattro balordi e, da ultimo, elettricisti imprigionati sulle autoscale.
No, non si può partire,
Ferie revocate, dunque, e qualche mugugno, tanto che si è reso necessario convocare un’apposita riunione di giunta per ratificare la decisone di abolire, sic simpliciter, le vacanze.
Secondo quanto abbiamo appreso dall’ex Usignolo Volante (forse non più Canterino), il vertice è stato drammatico, forse il più duro dall’insediamento dell’attuale governo locale.
Intanto c’è l’uomo sull’autoscala (è ancora lì da due giorni) che non riescono a fare scendere.
Stremato dal caldo, si è riusciti soltanto a fargli arrivare qualche bottiglia d’acqua che, un volta vuota, gli serve per la fare pipì.
L’episodio è surreale: il comune acquista su E-bay un’autoscala usata al prezzo di 7 mila Euro.
Non appena arriva a Cariati, da Catania, il mezzo comincia a mostrare i suoi limiti, tanto da richiedere l’intervento di un meccanico, ovviamente non ancora pagato,
Alla prima uscita ufficiale, l’autoscala si blocca sul lungomare.
C’è il povero elettricista che non riesce più a scendere, ed il meccanico si rifiuta di intervenire (“Se prima non mi pagano, per me ci può stare tre anni lassù”).
La scena è drammatica; il capo della protezione civile chiama i vigili del fuoco, che però sono impegnati a domare un incendio in Piazza Friozzi appiccato dal presidente Provolino; si tenta con un elicottero dell’esercito, ma il rotore può mettere in serio pericolo la stabilità del mezzo.
Allora si opta per una nave della marina militare di passaggio al largo della costa.
Giungono i marinai in assetto di guerra, mentre il poveraccio ansima ed urla: “Adrianaaaaaaaaaaa ti amo”.
I soldati lanciano una fune all’uomo, ma è troppo in alto, e poi le forze lo stanno abbandonando.
Allora catturano un usignolo volante; alle zampe legano un capo della corda e lo fanno volare; l’usignolo, abituato da anni a fare di testa sua, spicca il volo e prende la direzione verso San Morello.
La corda sarà ritrovata qualche ora dopo, sul tetto di una casa, a ridosso della statale 106, sempre a San Morello.
Intanto il caso è seguito da tutti i media nazionali ed internazionali. Ci sono i Tg di Rai; Mediaset; Sky Tg24; La7; Cnn; Fox; Al Jazeera; Telecassano, TrentoTv; Cariatiweb; Perritelevision, Il Ponte; AscionLive; MastroLindodirect, ReteMicuzzo; Sibarinet; Canaleceleste.
L’elettricista diventa un idolo. Gli operatori turistici sono entusiasti: da solo, su quella scala, sta richiamando migliaia di visitatori. Una vera manna per l’economia locale.
La CariatiCommercio ha già fatto formale richiesta al comune: l’operaio DEVE rimanere lassù almeno fino al 31 agosto. È un richiamo troppo forte ed una fonte di guadagno inesauribile.
Intanto ci si organizza: un venditore di palloncini manda al malcapitato viveri d’ogni genere offerti dal Comune (ma pagherà?).
Gli è stato spedito con un palloncino anche un telefono cellulare: lui dice di essere tranquillo ora che è famoso.
Come gestire la situazione?
“In verità – esordisce Mastro Lindo – penso che il problema possa essere una risorsa per la nostra economia, In verità, io credo che bisogna gestire la cosa secondo i metodi prestabiliti dell’identità, come quello di dichiarare, formalmente, l’elettricista a simbolo della Città, Quindi Cariati, d’ora in poi, è anche la CITTA’ DELL’ELETTRICISTA”.
Non ci sta Catàvur, il bello, che proprio di volere mischiare il povero elettricista con la tarantella non ne vuole sapere: “Come. Ho fatto tanto per la chitarra battente ed ora mi volete sbattere tra le gambe un elettricista. Che me ne faccio di un elettricista? E poi, siamo sicuri che produrrà qual cosina anche per me? Devo cambiare l’impianto audio dello “Squartetto”. E chi me li da i quattrini se non cerco di approfittare del Comune? Ma siete impazziti?”.
Mastro Lindo sbianca in volto ma ammette: “ È vero. In verità, se non guadagniamo niente non se ne fa niente”.
Peppe Din Don, che come sempre dorme, ha un sussulto d’orgoglio: “Fate come volete. Io dormo”. E si rimette a russare, con buona pace del Trovatello, il Grande Professore di Lettere, quello che fa errori di grammatica anche quando pensa, tanto che mandare un ragazzo a seguire le sue lezioni equivale a condannarlo all’ignoranza perpetua.
Pippi Calzelunghe gioca col pisellino, che a vederlo occorre una lente d’ingrandimento; Erre Moscia sta facendo quattro conti con la calcolatrice ad energia solare: non mi conviene e mollo tutto.
Micuzzo Tremonts, il più furbo, pensa a come sistemare fratelli, sorelle, figli, cugini, nipoti e parenti fino al quarto grado: l’ideale sarebbe creare una società che, per esempio, potrebbe chiamarsi SOlo per GEneri e FILlii.
Distratto sembra essere Catàvur che, oltre ai 133 parenti da sistemare nella Polizia Municipale, non ha alcun problema.
Ma i conti sono stati fatti senza l’oste, pardòn, senza Topo Gigio, il vero, UNICO, GRANDE POLITICO DI CARIATI.
Appena entra a Palazzo, Mastro Lindo s’inginocchia; gli bacia le mani; vorrebbe fare lo stesso coi piedi, ma il Topo ha le scarpe Dolce & Gabbana. Allora Mastro Lindo si china sulle ginocchia e risale, con quella lingua che sembra un boa costrictor, fino alle ginocchia.
Il Topo urla: “Ma che fai? Lo sai che a me non piace essere leccato in certe parti? Vergognati tu, che non hai ancora capito dove, come, e quando si lecca”.
Mastro Lindo arrossisce: “In verità volevo solo onorarla nelle parti dove non picchia mai il sole, o mio Signore, Se vuoi riprendo le posizioni di Sodoma”.
Nell’udire la parola “Sodoma”, che non è una bibita, Topo Gigio si placa: Monica Lewinsky a te ti fa un baffo”.
Infine la giunta decide di lasciare l’elettricista appeso alla sua palanchina per altre due settimane.
Alla famiglia del disgraziato sarà corrisposta una diaria giornaliera di 64 Euro imputabile alla spesa prevista e stanziata per il Meeting Euromediterraneo: tanto l’Usignolo ha già avuto.
E così si chiude l’ultima giunta dell’estate 2010, festeggiata dal solito Catàvur che, per l’occasione, ha dedicato all’evento la “Tarantella elettrica”.
Ecco alcune strofe “rubate”:
Elettrica tu sei
Che non ti stanchi mai
Lo sai che cosa ti farei
Se ti girassi come sai
Ma devo trattenermi
Non ce la faccio più
Inchiappetto questo e quello
Lo senti pure tu
Sono l’assessore al bello
Trullalero trullallà.