IL SINDACO GIOVANNI FILIPPO S. PENSI AL FALLIMENTO DELLA SUA AMMINISTRAZIONE (SULLA VIA DELLA BANCAROTTA”) E LASCI I FATTI DI CRONACA E L’INFORMAZIONE AGLI ADDETTI AI LAVORI –– SI VERGOGNI PER NON AVER CHIESTO SCUSA AI TURISTI VITTIME DI ATTI VANDALICI
REDAZIONALE – Non ci piace parlare di noi, né di fatti che, oltre alla cronaca bruta di cui siamo rimasti vittime, potrebbero rimarcare una “distanza”, che non c’è, con le istituzioni civiche.
Ma i fatti sono fatti.
E così veniamo a sapere da una stimata e credibile collega che due giorni fa, in occasione del consiglio comunale aperto al territorio per discutere sulla probabile discarica da realizzare nel comune di Scala Coeli (ancorché le posizioni “interne” del nostro giornale non siano affatto convergenti) il sindaco di Cariati, Filippo Giovanni Sero, avrebbe esordito comunicando, o, meglio, chiarendo, una notizia di cronaca che demmo qualche giorno fa.
Si trattava del furto di una barca, regolarmente ricoverata nel nostro porto, alla quale erano state asportate, in alto mare, tutte le strumentazioni tecnologiche di cui era dotata: danno certificato in oltre 12 mila Euro.
Il proprietario del cabinato, Mario Pace da Crosia, ci aveva contattato per denunciare il fatto.
Abbiamo documentato l’episodio proprio mentre il Pace era nel comando della Guardia Costiera di Cariati.
In sostanza, la barca era stata ritrovata, sempre dai militi della Capitaneria di Porto, “spiaggiata” a qualche chilometro di distanza dal porto.
La sintesi: qualcuno, all’imbrunire, ruba il natante; lo porta al largo e lì, con l’ausilio di complici giunti su altra imbarcazione, provvede a depredarlo.
Nulla di più e, purtroppo, nulla di meno, a parte la rabbia del signor Pace che denuncia chi doveva vigilare e non ha vigilato.
Forse abbiamo toccato un nervo scoperto: fatto sta che il sindaco inveisce conto la solita “informazione deformata”.
Per un attimo abbiamo avuto anche noi dei dubbi, fugati però dalle rassicurazioni dei titolari delle indagini: la Guardia Costiera.
Che ci conferma: il furto c’è stato ed a noi non resta altro che individuare (operazione complicata) l’autore o gli autori del misfatto.
Intanto il legale del Pace, considerato che la barca era sotto la custodia dei “vigilanti” chiede il risarcimento dei danni.
Punto.
Dove sta lo scandalo? Forse che nel porto di Cariati non possono avvenire certi episodi? Forse qualcuno comincia a “tremare”? Forse ci si rende conto che affidare certe “cose” non è proprio un buon affare?
Sono domande alle quali debbono risposte le istituzioni e non il Ponte-online.
Noi ci limitiamo a segnalare.
E se il signor sindaco si sente ”ferito” da una semplice notizia di cronaca, perfettamente documentata, sono fatti suoi.
Ma si astenga da improvvidi giudizi e rammenti che il suo mandato non è equiparabile a quello di un parlamentare: Filippo Giovanni Sero risponde, sempre e comunque, come un semplice cittadino, delle stolte affermazioni rese in pubblico, nella veste, screditata, di massimo rappresentante delle istituzioni locali.
Intanto cominci, se ne ha il decoro, a vergognarsi.