LA COMMISSIONE SANITA’ ISPEZIONA IL “COSENTINO – PER IL PRESIDENTE SALERNO “ABBIAMO IL COMPITO DI RICOSTRUIRE LA SANITA’ IN CALABRIA” - PER IL SINDACO SERO “SIAMO VITTIME DI UNA TRUFFA ED I TRUFFATI SONO I CITTADINI” – PROTESTANO I GIOVANI DEL “GRUPPO LAMPARE”
CARIATI – Pasquale Loiacono - Ed alla fine il sindaco Filippo Giovanni Sero non ci sta e la dice tutta, senza peli sulla lingua: “Questa ha tutta l’aria di una truffa”.
“Questa” è la situazione sanitaria calabrese, ed il giudizio categorico del primo cittadino è espresso dinanzi alla terza commissione regionale della salute, presieduta da Nazzareno Salerno, in visita, nel tour del Basso Jonio, anche a Cariati.
Ci sono i consiglieri regionali Serra, Chiappetta, Parente e Caputo con tutto il loro entourage guidato dalla dirigente Lucia Caccamo, impegnata a prendere appunti a tutto spiano.
Dinanzi ai “resti” del “Cosentino” c’è l’attesa delle grandi occasioni: sindacalisti; amministratori del territorio (brilla sempre per l’assidua presenza il sindaco di Terravecchia, Mauro Santoro), medici in “alta uniforme”; doppioturnisti, tanto per mostrare l’attaccamento all’azienda; primari impomatati; maestranze varie; pochissimi cittadini ed un gruppo scalmanato di giovani che protestano con garbo: loro sono “Le Lampare”, che fanno andare in bestia il presidente Salerno con una domanda “irriverente” alla quale non c’è risposta.
La commissione, seguita dall’italico codazzo di apocalittici ed integrati, visita le spoglie dell’ospedale, reparto per reparto.
L’impressione è che siano realmente stupiti dalla struttura, meno dai servizi che nel tempo sono stati scippati.
Ma questi signori, che probabilmente di sanità, per loro stessa ammissione, non sanno nulla, si lasciano prendere dalla foga comiziale, ed al sindaco “incavolato” (è buio in viso perché prima degli altri capisce dove si andrà a parare) ripongono pari pari il programma del presidentissimo Scopelliti: “Abbiamo preso atto, fotografando la realtà – esordisce Salerno – giacché dobbiamo ripartire da zero, mai smarrendo i dati reali che finora sono stati falsati. Noi, commissione, vogliamo capire cosa c’è davvero nel nostro sistema, perché spesso ci fanno immaginare una situazione diversa, che non corrisponde affatto all’erogazione di salute che dovremmo essere in grado di garantire ai cittadini. per esempio, laddove si pensava di avere delle eccellenze abbiamo trovato delle criticità, e viceversa”.
La litania dei buoni propositi: “Abbiamo il dovere di costruire una sanità che dia ai calabresi la possibilità di curarsi in sicurezza, iniziando dalle liste d’attesa”.
L’assessore provinciale Leonardo Trento non concorda, mentre Filippo Giovanni Sero, ascolta, annuisce e mugugna: “Sono d’accordo, in linea di massima, con l’esposizione della commissione, anche perché, in tempi non sospetti, noi, per primi in regione, come popolazione, abbiamo accettato e concordato un percorso di riconversione. Purtroppo, questo percorso, sulla base di una serie di atti aziendali, è rimasto a metà. Siamo vittime di una truffa, ed i truffati sono i cittadini”.
Tanto per cambiare, al “Cosentino” non sono più attivi, almeno per il momento, i servizi ambulatoriali di chirurgia e di ginecologia.
Alla prossima