IL SINDACO DI TERRAVECCHIA CI SCIVE UNA LETTERA DI PRECISAZIONE E NOI LA PUBBLICHIAMO E RISPONDIAMO







Egregio Direttore,
la ringrazio anticipatamente per lo spazio che riserva alle mie mail
indirizzate al sito del "ponte".

Per completezza d'informazione verso i vostri lettori, faccio riferimento
all'articolo: riguardante la visita
della signora Fernanda a Cariati e dintorni, per informarvi della seguente
circostanza.

In verità, per conoscenza diretta, la signora Fernanda ed il gentile marito,
nel corso della sua permanenza a Cariati, hanno fatto visita anche a
Terravecchia. Con gli ospiti toscani ho trascorso una piacevole serata intorno
ad una tavolata bandita di prodotti tipici preparati con estro ed antichi
sapori dalla cucina del ristorante terravecchiese "L'Orizzonte".

Nel corso della corversazione ho ascoltato piacevolmente e con attenzione le
opinioni, le impressioni ed anche le convinzioni maturate dagli ospiti che, per
loro ammissione, hanno scelto la meta cariatese, anche, per il riconoscimento
della "Bandiera Blu" ottenuta dalla cittadina.

Posso confermare, che la signora Fernanda ed il marito, sono ritornati nella
loro Toscana con la certezza di aver trascorso una buona vacanza. Di aver
trovato i nostri borghi interessanti dal punto di vista ambientale, storico,
culturale e delle tradizioni culinarie. Di essere rimasti impressionati
dell'ospitalità e della cordialità della gente.

Non hanno capito, discutendo con alcuni nostri concittadini (sia
terravecchiesi che cariatesi), perchè manca nella nostra coscienza civica il
sentimento della valorizzazione e della custodia del nostro passato. Elementi
che, in altre regioni, sono divenuti il volano di sviluppo dei paesi.

Con cordialità.

Mauro Santoro (Sindaco di Terravecchia)

Carissimo Sindaco,
Una premessa: ci conosciamo da troppi anni per fingere “distanze” naturalmente istituzionali. Tagliamo la testa al toro e diamoci, come sempre, del tu.
Ti ringraziamo perché sei un nostro lettore affezionato ed attento: ci fa onore.
Ma, almeno per questa volta, non condividiamo la tua garbatissima precisazione, semplicemente perché da precisare, in merito al servizio sugli elogi della gentile ospite toscana nei confronti del territorio, non c’è nulla.
Abbiamo scritto, e ribadiamo, di essere davvero lieti di certi positivi apprezzamenti che sappiamo essere numerosi, certamente più numerosi delle eventuali critiche, ancorché rispettabili e legittime.
La nostra passione, se vuoi “aspirazione”, è quella di non nascondere nulla che magari spesso non riusciamo a soddisfare appieno, ma non abbiamo mai scritto, o preteso di essere, i paladini di qualche verità, del verbo assoluto, delle certezze granitiche.
Più prosaicamente, considerati anche i nostri modesti mezzi, ci limitiamo alla denuncia, che non è sempre, nell’accezione del termine, una comunicazione negativa.
Anzi, il più delle volte contribuisce a segnalare problemi ed a smuovere “coscienze” o, comunque, atti propositivi a risoluzioni più o meno celeri.
Nel merito delle tue degnissime considerazioni ci pare di aver rilevato, con estrema chiarezza, una contraddizione che sa tanto di artefatto: ovvero, la signora Fernanda non poteva essere stata invitata a visitare il borgo marino di Cariati, perché insignito dalla Bandiera Blu, da Legambiente se questa, da anni, contesta (e noi non ci esprimiamo) appunto tali riconoscimenti e li bolla addirittura come “poco credibili” (Corriere della Sera, 10 giugno 2010).
Dovevamo tacere?
Ti ringraziamo ancora per il contributo
La redazione

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