OSPEDALE LE PRIME REAZIONI AL TRASFERIMENTO DI INFERMIERI E MEDICI “SONO STATI PRELEVATI INFERMIERI DALLE UNICHE UNITA’ OPERATIVE FUNZIONALI”
CARIATI - Pasquale Loiacono - Saccheggio dell’ospedale “Vittorio Cosentino”: adesso che, come si dice, si chiude la stalla quando i buoi sono scappati, ci risiamo col coro, stonato, delle proteste postume ed i lamenti, inefficaci, da destra e da manca.
Il presidio ospedaliero sta spirando, ed è sciocco che a rallentarne l’agonia ed a piangerlo siano proprio i carnefici.
Eppure, anche ora che il pargolo è stato gettato via assieme ai panni sporchi, l’ostinazione è sempre più inopportuna ed insignificante.
Cominciamo con Francesco Cosentino, responsabile provinciale del dipartimento economico dell’Udc, per il quale “occorre dare un nuovo ruolo all’ospedale con una riorganizzazione complessiva, capace di garantire in modo serio, efficace ed efficiente il diritto alla salute della gente del Basso Jonio cosentino e dell’Alto crotonese”.
Dunque è “fuori luogo trasferire il personale dei reparti funzionanti, soprattutto in questo periodo estivo di super lavoro, caratterizzato anche da numerose presenze di turisti nel territorio”.
Cosentino ribadisce la disponibilità del comprensorio ad una ipotesi di riconversione in senso medico - riabilitativo ed assicura: “L’Udc sta coinvolgendo gli organi regionali del partito e di tutta la maggioranza che governa la regione per far sentire le nostre ragioni, percependo importanti segnali di attenzione”.
Contro lo “scippo” insorge l’inossidabile sindaco Filippo Giovanni Sero: “Non è tollerabile il trasferimento d'urgenza di tre infermieri dall'ospedale di Cariati verso quello di Rossano, per altro con la finalità, da quanto si è appreso, di coprire altrettante unità del nosocomio rossanese, attualmente in ferie. Allo stesso tempo non è tollerabile il trasferimento di un medico specialista dall'ambulatorio di pediatria di Cariati presso altra sede. Si tratta di iniziative che di fatto minano la normalità di funzionamento dell'ospedale di Cariati, soprattutto in questa delicatissima fase estiva, con un afflusso considerevole di turisti che fa registrare ad esempio, già soltanto in queste settimane, oltre cento accessi al giorno al pronto soccorso”.
Il primo cittadino ammette la gravità della situazione: “Questo modo di operare, per altro in un clima di poca chiarezza sulle effettive intenzioni dell' attuale giunta regionale in tema di sanità, non va assolutamente nella direzione di garantire i requisiti minimi rispetto all'insopprimibile diritto alla salute”.
Tuoni e fulmini li scaglia invece il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Mario Sero: “Che si smetta una buona volta di continuare a frodare la gente e si dicano quali sono le reali intenzioni sulle sorti del “Cosentino”. È anche ora che il sindaco si assuma le proprie responsabilità rispettando, per una volta, e con decisione, il mandato conferitogli dal popolo. Basta parole e via coi fatti. Il primo cittadino appenda la fascia tricolore nell’atrio dell’ospedale ed inizi una forma di protesta plateale che risuoni su tutti i media nazionali: non sarà solo, perché avrà accanto se tutti, a cominciare dal sottoscritto”.
Ed ecco la reazione degli ospedalieri, quelli che non possono parlare con nome e cognome, pena una pesantissima sanzione disciplinare: “Invece di risolverli, i problemi della carenza di personale sono stati acuiti a Rossano e Cariati. Se davvero si voleva attingere a delle unità in sovrannumero, perché non “comandare” gli operatori intoccabili dei reparti soppressi ed “imboscati”, dai padrini politici, in servizi inutili? Perché “prelevare” infermieri dalle uniche unità operative funzionanti e mandare a monte tutta la programmazione del lavoro, ferie comprese”?
Intanto apprendiamo che la terza commissione regionale della sanità, contrariamente a quanto incautamente divulgato da alcuni organi di stampa, sarà a Cariati il 3 agosto prossimo, alle 15. È prevista la presenza del consigliere regionale del territorio, Giuseppe Caputo.